UN MIRTO CON... LUCIO BERNARDINI: "Sono sicuro che col Genoa Nicola schiererà una formazione più offensiva, magari puntando sugli uomini di maggiore qualità a centrocampo e sulla trequarti. Sarà fondamentale l'apporto del pubblico"

Lucio Bernardini, regista e cervello pensante del Cagliari degli anni Ottanta, ai microfoni di Tuttocagliari.net dice la sua sul cammino fin qui compiuto in campionato dalla formazione isolana e, soprattutto, sulle prospettive in vista del match di stasera col Genoa.
Lucio, che impressione le ha fatto l’ultimo Cagliari che tra Atalanta, Juventus e Bologna ha raccolto solo un punto?
“Premetto che la gara di Bologna non l’ho vista, se non a sprazzi. Credo che dopo il gol subito a inizio secondo tempo la squadra sia andata in confusione. Tuttavia in casa, all’Unipol Domus, immagino che il Cagliari scenderà in campo con un atteggiamento e con un piglio diverso. Anche perché il fattore-stadio, col pubblico così caloroso e così vicino ai giocatori, riveste un ruolo di primaria importanza. Sono sicuro che Davide Nicola schiererà una formazione più offensiva, magari puntando sugli uomini di maggiore qualità a centrocampo e, al contempo, irrobustendo l’attacco. L’obiettivo sarà quello di creare problemi a un Genoa che, da par suo, non è ancora matematicamente salvo e che ha tutte le carte in regola per impensierire i sardi.”
Focus proprio sulla compagine di Patrick Vieira: il Grifone, almeno sotto l’aspetto dei risultati, ha decisamente svoltato dal momento dell’arrivo del tecnico francese.
“Visto dall’esterno il Genoa ora sembra una squadra più quadrata, più coesa e più compatta. I liguri sono cresciuti anche sotto l’aspetto della concentrazione e della determinazione. Avversari di questo tipo sono sempre tignosi e complicati da affrontare, anche perché poi non rinunciano a far male quando se ne presenta l’opportunità. Insomma, quella di stasera sarà una sfida in cui l’equilibrio regnerà sovrano: il Cagliari dovrà stare molto attento, perché le cose potranno cambiare da un momento all’altro. Servirà innanzitutto la giusta serenità mentale per esprimersi al cento per cento e per portare a casa il risultato. Io poi, a livello personale, serbo un ricordo molto bello legato a una sfida col Genoa: proprio contro i liguri, tanti anni fa, debuttai al Sant’Elia con la maglia del Cagliari, peraltro realizzando - dopo pochi minuti dal mio ingresso in campo - il gol decisivo. Ecco, mi auguro che questo aneddoto sia di buon auspicio.”