NON ASPETTIAMOCI REGALI

NON ASPETTIAMOCI REGALI
Oggi alle 00:45Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

Cagliari lo amerà per sempre ed è questa la prima ragione per la quale a Roma, contro Ranieri, il Cagliari dovrà sfoderare la partita più cattiva del mondo. Cattiva agonisticamente si intende, per poter vincere la dichiarazione di dispiacere di fine gara, riservata a chi vince. In campo non ci saranno sconti per noi, troppo ghiotta l’occasione per confermare l’immagine dello sportivo vero, colui che onora la sfida aldilà dell’avversario.

Soprattutto dopo l’eliminazione in Coppa sarà una Roma assetata di successo, vogliosa di farsi perdonare, difficile da intenerire per affari che i calciatori della Capitale nemmeno conoscono, eccezione fatta per Eldor Shomurodov. A Cagliari ha dato tanto giocando poco, i suoi gol e i suoi assist sono valsi la salvezza. In 933 minuti giocati, 3 gol e 3 assist.  Assist in trasferta in appena sei minuti giocati per salvare i rossoblu all’Arechi di Salerno, assist nella vittoria casalinga contro il Sassuolo, doppietta per la vittoria in casa con la Salernitana, dopo il lungo infortunio per il quale molti lo davano finito. Assist per la vittoria clamorosa in casa contro l’Atalanta, gol nel successivo pareggio in trasferta a Milano contro l’Inter. Tutte partite in cui ha giocato da unica punta, come predicavano i blasfemi, coloro che si permettevano di non cantare messa mentre la squadra precipitava.  A contarli sono undici punti giocando briciole di gara. Ma neanche Shomurodov avrà pietà: se Ranieri avrà bisogno, sarà una delle minacce per la difesa cagliaritana.

Ci vorrà la partita perfetta non solo tecnicamente, tatticamente e atleticamente, ma anche emotivamente e intellettualmente. Massima attenzione e determinazione, baci e abbracci solo a fine gara, grinta e corsa come se piovesse. Nessuna distrazione o leggerezza se non si vuole continuare a vanificare una parte del lavoro, quella buona, che sembra tramontare sempre più nella convinzione degli interpreti isolani.

I vantaggi per Ranieri sono già tanti con le assenze di Luvumbo e Coman, grattacapi per Nicola, se non in avvio di partita, certamente in corso di gara perché le alternative di cui sembra fidarsi sono veramente poche. Dobbiamo sperare nell’umore di Felici, nella solita vena di Piccoli, in qualche lampo di Zortea. Uomini che non conoscono Ranieri e che non rischiano la commozione.

Una partita per romantici non per tifosi senza cuore che a Roma vorrebbero rinnovare il miglior ricordo di Daniele Conti, indubbiamente di cuore rossoblu,  che amava tanto la Roma da purgarla con regolarità indimenticata.