Dal Bologna al Genoa, un Cagliari copia-incolla. La società si aspettava altre risposte dopo il ritiro. Problemi (e malcontenti) nel gruppo

di Sergio Demuru
La capacità di ricompattare un ambiente esercitando un ritiro, punitivo o no che sia, non è uniforme. In alcuni contesti la clausura ha dato riscontri positivi, motivando la squadra e dando quella scossa per rimettere la barca in assetto. In altri ha invece deteriorato i rapporti, innervosito i singoli che non hanno potuto vivere il tran tran quotidiano in famiglia, e si sono ottenute risposte inadeguate o comunque opposte a quelle che si attendevano. Nel caso del Cagliari, che ha deciso contestualmente di isolarsi nell’eremo del Centro Sportivo di Asseminello dopo la sconfitta a Bologna, probabilmente la risposta sta nel mezzo.
Nel turno casalingo con il Genoa, se vogliamo una diretta concorrente alla salvezza, le conseguenze del ritiro non sono state quelle che la società prevedeva. Si è assistito ad un copia-incolla della gara con il Bologna, primo tempo a buoni ritmi e ripresa sotto traccia al punto che la formazione di Davide Nicola ha seriamente rischiato di restare a bocca asciutta.
La società si è affrettata a dichiarare, dopo la sconfitta di Bologna, che la clausura non era una punizione e neppure era stata una decisione presa di pancia dopo una partita brutta la metà, considerato che il Cagliari almeno nel primo tempo giocò discretamente. Piuttosto si voleva proporre un confronto interno per far emergere quelle che sono le criticità registrate in questo periodo. Probabilmente i rossoblù si adeguano troppo all’avversario che si ritrovano di fronte e, se in partite come quelle contro formazioni di un certo livello come Atalanta e Juventus giocano con una determinazione che sfiora la ferocia, in altre occasioni, al cospetto di squadre di una spanna inferiori, mollano gli ormeggi e fanno calare l’intensità.
Insomma, alla resa dei conti si può osservare che un ritiro come quello che è stato allestito dal Cagliari non si addice per quelle che sono le peculiarità della rosa. Sicuramente ci sono dei problemi anche all’interno del gruppo, dove il malcontento di coloro che hanno basso minutaggio in stagione o che hanno mal digerito le scelte tecniche del mister, può aver inciso nel non rendere fruttuosa la mossa. Ora la trasferta a Roma, in casa-Ranieri. Un passato ingombrante. Per ora non vi sono avvisaglie di ulteriori ritiri. Dopo la gara con i giallorossi la sosta. Che porterà consiglio.