Cagliari, un filo comune lega la gestione di tutte le gare. Scelta Deiola contestata: ecco perchè Nicola punta su di lui. Il modulo anti-Inter e i punti che mancano alla salvezza

di Sergio Demuru
La politica dei piccoli passi. Il Cagliari va avanti, senza rischiare più di tanto. Anche ad Empoli il minimo sindacale, un punto per tenere a debita distanza i terz’ultimi che, guarda caso, sono proprio i toscani. Una partita scialba, con emozioni ridotte al minimo, anzi praticamente nulle, senza acuti particolari da ambo le parti. Davide Nicola, in fin dei conti, ha ottenuto quanto si era proposto: riuscire a non perdere e guardare al futuro con immutata fiducia. Anche i cambi sono apparsi più che altro scelte conservative che non fanno altro che confermare la tendenza dell’allenatore.
Se si scannerizza il percorso rossoblù in stagione si può intravvedere una linea comune nella gestione delle gare. Il mister non ha mai voluto mettere in campo una formazione sfacciatamente offensiva, ma ha preferito, in ogni occasione, andare avanti con un profilo basso, senza farsi coinvolgere in facili entusiasmi dopo le vittorie. Ed il percorso è stato sempre in pianura. Con alcuni picchi come i pareggi in casa di formazioni di prima fascia come Juventus, Milan ed Atalanta.
Punti che hanno prodotto una situazione di classifica che, al momento, rispecchia i reali valori della compagine rossoblù, la quale si è assestata in una sorta di limbo. Vi sono poi state le scelte di Nicola, che è riuscito comunque sempre a mettere in campo una squadra si con caratteristiche difensive, ma che ha anche avuto il pregio di essere equilibrata senza mai offrire il fianco alle iniziative avversarie. Insomma, il Cagliari non ha mai incassato sconfitte pesanti ed umilianti come accaduto ad altre che lottano per il medesimo obiettivo rappresentato dalla salvezza.
La chiave tattica è sempre la stessa. Centrocampo folto per togliere spazi agli avversari ed una difesa a tre, che però diventa a cinque in fase di non possesso. Alcune scelte sono state contestate duramente, soprattutto dalla tifoseria. Principalmente quella legata all’utilizzo di Deiola. Resta però il fatto che il centrocampista di San Gavino, pur non avendo piedi buoni, ha sempre mostrato di saper recitare un ruolo imprescindibile e cioè quello di aiutare i compagni meno portati all’interdizione. Per questa ragione spesso e volentieri Nicola lo ha messo in campo fra i titolari. Come del resto era accaduto lo scorso anno con Ranieri. Evidentemente Deiola si fa apprezzare pur non avendo doti particolari.
Ed il tecnico utilizzerà lo stesso modulo sicuramente in casa dell’Inter, laddove il Cagliari proverà a racimolare qualcosa in termini di punti. Non è una chimera, i rossoblù lo hanno già fatto in casa di squadre che lottano nei quartieri alti. Al momento potrebbero bastare 6/8 punti per centrare il traguardo della salvezza. Osando magari di più e provando ad avere maggior coraggio perlomeno contro formazioni che non hanno più nulla da chiedere alla stagione come ad esempio Udinese e Venezia. Se la situazione volgerà al meglio lo scopriremo solo vivendo.