LA GIUSTA STRADA
di Vittorio Sanna
All’inizio era un’idea. Ora è una teoria che sta diventando pratica. L’idea era rivoluzionaria: giocare al calcio, avere un’identità. La teoria molte volte viene smentita dalla pratica e dopo la partita con l’Empoli, l’idea sembrava già un’utopia. Poi sono arrivati tre risultati utili consecutivi, sette punti, anche con il buco in mezzo degli impegni in Nazionale: l’idea resiste. Resiste anche alle tipiche difficoltà di una partita di serie A, Cagliari-Torino, dove, le due fasi, attacco e difesa, devono essere sincronizzate. Senza distanze di spazio o di tempo. La difficoltà a digerire nel momento migliore il gol dello svantaggio, un pugno allo stomaco dopo aver messo all’angolo il toro, mica facile. Un Cagliari incornato che si è rialzato e ha matato la partita con mosse azzeccate dalla panchina che sono un’altra conferma che l’idea c’è e non è solo teoria. Se non ci fosse un’idea sarebbe complicato per chi entra e per chi rimane ritrovare immediatamente l’assetto. Niente ruote di cambio sgonfie o non equilibrate e immediata convergenza. Il ricordo del Cagliari Calimero che si lamentava di essere piccolo e nero è ormai lontano. Piccoli è addirittura il più attaccante di tutti, mai domo, sempre a lottare.
Con questo recap della gara di domenica sera ci si appresta ad affrontare tre partite in otto giorni che potrebbe far volare i sogni rossoblu. Udine, Bologna e Lazio, da affrontare senza perdere la strada, contando sulla costante crescita, con la sempre maggiore consapevolezza, con coraggio e serenità. Un ciclo nuovo che sta rilanciando un’immagine lontana un decennio, il desiderio di non lottare solo per non essere ultimi. Il segreto è l’idea che permette a tutti di diventare protagonisti. Non c’è uno che si innalza al cielo e gli altri che si inginocchiano a ringraziarlo. C’è un gruppo che va a testa alta, tutti protagonisti, nessuno trainato dal carretto.
Anche la sfigata Udine, dove basta un’apparizione per perdere, dove la tradizione è roba da Halloween, non ci fa paura. Porteremo le nostre animeddas per portare via cancua cosa da portare a casa. Il nostro dolcetto scherzetto, da giocare in qualsiasi campo. Senza un risultato scontato né contro, tanto meno a favore. Tutto da giocare. Ora sappiamo farlo