LA GIUSTA STRADA

LA GIUSTA STRADA
Oggi alle 00:45Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

di Vittorio Sanna

All’inizio era un’idea. Ora è una teoria che sta diventando pratica. L’idea era rivoluzionaria: giocare al calcio, avere un’identità. La teoria molte volte viene smentita dalla pratica e dopo la partita con l’Empoli, l’idea sembrava già un’utopia. Poi sono arrivati tre risultati utili consecutivi, sette punti, anche con il buco in mezzo degli impegni in Nazionale: l’idea resiste. Resiste anche alle tipiche difficoltà di una partita di serie A, Cagliari-Torino, dove, le due fasi, attacco e difesa, devono essere sincronizzate. Senza distanze di spazio o di tempo. La difficoltà a digerire nel momento migliore il gol dello svantaggio, un pugno allo stomaco dopo aver messo all’angolo il toro, mica facile. Un Cagliari incornato che si è rialzato e ha matato la partita  con mosse azzeccate dalla panchina che sono un’altra conferma che l’idea c’è e non è solo teoria. Se non ci fosse un’idea sarebbe complicato per chi entra e per chi rimane ritrovare immediatamente l’assetto. Niente ruote di cambio sgonfie o non equilibrate e immediata convergenza. Il ricordo del Cagliari Calimero che si lamentava di essere piccolo e nero è ormai lontano. Piccoli è addirittura il più attaccante di tutti, mai domo, sempre a lottare.

Con questo recap della gara di domenica sera ci si appresta ad affrontare tre partite in otto giorni che potrebbe far volare i sogni rossoblu. Udine, Bologna e Lazio, da affrontare senza perdere la strada, contando sulla costante crescita, con la sempre maggiore consapevolezza, con coraggio e serenità. Un ciclo nuovo che sta rilanciando un’immagine lontana un decennio, il desiderio di non lottare solo per non essere ultimi. Il segreto è l’idea che permette a tutti di diventare protagonisti. Non c’è uno che si innalza al cielo e gli altri che si inginocchiano a ringraziarlo. C’è un gruppo che va a testa alta, tutti protagonisti, nessuno trainato dal carretto.

Anche la sfigata Udine, dove basta un’apparizione per perdere, dove la tradizione è roba da Halloween, non ci fa paura. Porteremo le nostre animeddas per portare via cancua cosa da portare a casa. Il nostro dolcetto scherzetto, da giocare in qualsiasi campo. Senza un risultato scontato né contro, tanto meno a favore. Tutto da giocare. Ora sappiamo farlo