UN MIRTO CON... ROBERTO SORRENTINO: "Cagliari, ora l'importante è proseguire la striscia di risultati positivi. Anche eventualmente con un pareggio. In attacco prenderei una prima punta: pescherei all'estero, ad esempio in Serbia o in Ucraina"
Roberto Sorrentino, ex portiere del Cagliari tuttora ricordato con grande affetto dai tifosi isolani, “lancia” la formazione rossoblù allenata da Davide Nicola in vista del delicatissimo scontro-salvezza in programma domenica pomeriggio all’Unipol Domus contro il Lecce.
Roberto, ora l’ambiente cagliaritano, dopo i quattro punti ottenuti nella doppia trasferta lombarda contro Monza e Milan, è un po’ più sereno.
“In tempi non sospetti dissi che la garanzia assoluta era mister Nicola. Ero convinto che la differenza la potesse fare lui: del resto la sua carriera parla chiaro. A mio avviso è sempre stato sottovalutato come allenatore. Certo, recentemente il Cagliari ha vissuto un periodo difficile, che però va anche ‘tarato’ sulla qualità e sul livello degli avversari che ha affrontato.
La sfida col Lecce riveste grande importanza, anche in prospettiva futura, per Luperto e compagni. Sarebbe fantastico centrare i tre punti, ma sarà fondamentale fare risultato. Anche eventualmente portando a casa un pareggio, con la politica dei piccoli passi. La continuità di prestazioni e di risultati è la priorità assoluta. Comunque devo dire che per domenica sono fiducioso: le ultime performance dei sardi lasciano ben sperare.”
Nicola sta provando a sdoganare una filosofia di gioco diversa rispetto a quella propugnata in passato. Ora il Cagliari, anche in trasferta, è più propositivo e cerca di fare – anziché subire – la partita.
“Nicola sa perfettamente quali sono le squadre contro le quali può permettersi di essere aggressivo e intraprendente, magari esercitando anche un pressing ultraoffensivo. In altre circostanze, come ad esempio quando gioca a San Siro contro il Milan, il Cagliari deve giocoforza essere un tantino più attendista.”
Capitolo-mercato: è caccia aperta a un attaccante da inserire nel pacchetto avanzato rossoblù. Molti sono i nomi appuntati sul taccuino del DS Bonato. A suo giudizio quali caratteristiche tecniche dovrebbe avere il rinforzo tanto agognato dai tifosi?
“Io personalmente prenderei una punta pura, un centravanti d’area di rigore: un ariete, si diceva una volta. Ma capisco che non è facile, in questo momento, trovare sul mercato un elemento con queste caratteristiche. Almeno qui in Italia: andrei a pescare all’estero, in qualche nazione – come ad esempio la Serbia o l’Ucraina – che tradizionalmente sforna talenti adamantini e affamati di gol, di vittorie, di grande calcio.”
Un suo parere – da istituzione in materia – su Elia Caprile, nuovo estremo difensore del Cagliari protagonista di un debutto coi fiocchi alla Scala del calcio contro il Milan.
“Lo conosco bene e credo che sia davvero un ottimo portiere. Però anche lui dovrà garantire continuità di prestazioni nel tempo: è stato paradossalmente ‘facile’ il debutto a San Siro, in un grande palcoscenico e contro un avversario di grosso calibro. Ora viene il difficile: confermarsi ad altissimi livelli. Ma Caprile ha tutti i mezzi per riuscirci.”