UN MIRTO CON... MARINA PRESELLO: "Contro il Cagliari per la Fiorentina sarà molto dura. Alla stagione dei sardi darei un voto più che sufficiente. Alzare l'asticella delle ambizioni? Servono tempo, pazienza e un progetto a lungo termine"

Marina Presello, giornalista e volto noto di Sky Sport, prova a giocare in anticipo per Tuttocagliari.net la sfida che, nel giorno di Pasquetta, vedrà opposti i rossoblù isolani di Davide Nicola ai viola toscani allenati da Raffaele Palladino.
Marina, che partita c’è da aspettarsi tra Cagliari e Fiorentina lunedì pomeriggio all’Unipol Domus?
“Io personalmente prevedo una gara davvero molto complicata per la Fiorentina, e non solo perché il Cagliari spingerà molto sul fattore campo. I rossoblù avranno mille motivazioni, prima fra tutte l’esigenza di chiudere la pratica salvezza il più in fretta possibile. Non so quante scorie i viola si porteranno dietro dalla sfida di Conference League, che è stata più combattuta e dispendiosa del previsto contro un avversario di buon livello e ben messo in campo. Ora Kean e compagni dovranno resettare e concentrarsi sul campionato, se vogliono consolidare le loro ambizioni europee in vista della prossima stagione. Contro il Cagliari immagino una gara estremamente tirata ed equilibrata, difficile da decifrare e sulla quale è complicato azzardare un pronostico…”
Anche se il campionato non è ancora finito, allo stato attuale che voto darebbe alla stagione del Cagliari? I tifosi rossoblù, a tal proposito, sono un po’ divisi…
“Direi un voto più che sufficiente. Alla fine la salvezza, anche se non è ancora matematica, è altamente probabile. E mancano sei partite alla chiusura del campionato. Per ottenere risultati migliori occorre imbastire un progetto di lungo periodo. Si tratta di piani che vanno programmati nell’arco di più stagioni. Indubbiamente un popolo come quello sardo ha bisogno di identificarsi in dei giocatori e in una squadra che lo esaltino, che gli facciano vivere delle emozioni autentiche ed entusiasmanti. Il primo tassello potrebbe essere il riscatto di Piccoli, al quale credo che Giulini stia pensando più che seriamente. Il ragazzo a Cagliari ha trovato l’ambiente ideale in cui esprimere le proprie potenzialità al centodieci per cento: nel capoluogo isolano del resto si sta notoriamente bene, perché si vive in un posto meraviglioso e si ha a che fare con dei tifosi appassionati e calorosi che sanno ‘aspettarti’. Che ti danno modo e tempo di lavorare per migliorarti e per diventare un calciatore di alto livello.
Insomma, partendo da un allenatore su cui puntare a lungo termine, da tre o quattro punti fermi della squadra a cui affiancare dei giovani determinati a crescere per costruirsi una carriera importante e, infine, da un ambiente come quello cagliaritano si può allestire un team in grado di regalare delle soddisfazioni al popolo sardo. Ad esempio attraverso qualche successo di prestigio contro le big della serie A, che possa consolidare una classifica tranquilla e gratificante già – magari – a metà campionato. Ma ci vuole una programmazione lungimirante e oculata. Una cosa, insomma, che non si può improvvisare da una stagione all’altra: servono tempo e pazienza.”