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UN MIRTO CON... MAURO TASSOTTI: "Sabato sarà durissima per il Cagliari a San Siro: il Milan cercherà di cavalcare il momento di euforia dopo il trionfo in Supercoppa. I sardi hanno comunque i mezzi tecnici e morali per salvarsi"

UN MIRTO CON... MAURO TASSOTTI: "Sabato sarà durissima per il Cagliari a San Siro: il Milan cercherà di cavalcare il momento di euforia dopo il trionfo in Supercoppa. I sardi hanno comunque i mezzi tecnici e morali per salvarsi"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Mauro Tassotti, storico terzino destro del leggendario Milan degli “Invincibili”, fotografa il momento - euforico - vissuto dalla compagine del neotecnico Sergio Conceicao e si proietta al match in programma sabato sera tra i rossoneri e il Cagliari di Davide Nicola.

Mauro, che gara si aspetta sabato tra Milan e Cagliari? E, soprattutto, che Milan scenderà in campo a San Siro dopo la sbornia del trionfo in Supercoppa nel derby contro l’Inter?

“Ovviamente c’è una sensibile differenza tra le due formazioni sotto il profilo tecnico. Il Milan deve assolutamente cercare di approfittare di questo momento di entusiasmo che sta vivendo per cavalcare l’onda e riproporre la stessa convinzione e determinazione anche in campionato. Per il Cagliari sarà molto difficile giocare a San Siro.”

Quali sono i punti di forza e di debolezza del Milan attuale? Insomma, i pregi che Conceicao cercherà di esaltare e i difetti su cui, invece, dovrà lavorare…

“Il Milan ha un’evidente propensione offensiva fin dai tempi di Pioli. In ogni gara cerca di fare un gol in più dell’avversario, ma dovrebbe sistemare un po’ i suoi meccanismi difensivi: non potrà infatti sempre segnare tre-quattro gol per vincere le partite. Lunedì sera, contro l’Inter, a un certo punto aveva in campo contemporaneamente quattro giocatori offensivi: Leao, Morata, Abraham e Pulisic. Normale, in questi casi, soffrire un po’ dalla cintola in giù. Ma i rossoneri hanno anche delle alternative: ad esempio possono giocare Jimenez o Musah per garantire maggiore equilibrio e compattezza. Fermo restando che risulta difficile giudicare le scelte di Conceicao da queste due partite contro Juventus e Inter, che erano sfide da dentro o fuori contraddistinte da situazioni e da dinamiche molto particolari. Pur di vincere il tecnico portoghese si è assunto più di qualche rischio, anche perché sia con i bianconeri che coi nerazzurri la sua squadra era andata in svantaggio. In campionato la gestione della gara è un po’ diversa.”

Parlando invece del Cagliari, a suo giudizio che campionato ha disputato fino a oggi l’undici di Davide Nicola? Riuscirà a raggiungere la salvezza a fine stagione?

“Intanto domenica i rossoblù hanno vinto a Monza una partita di importanza capitale. Direi che in questo momento si trovano nella posizione di classifica in cui avevano preventivato di trovarsi ad agosto; non credo che nessuno a Cagliari pensasse, a questo punto della stagione, di essere già fuori dalla bagarre della zona retrocessione. Il Cagliari è una squadra che nasce per lottare fino alla fine: ha una corazza speciale e i suoi giocatori sono abituati a combattere fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Lo fanno da anni - ricordo la promozione ottenuta a fil di sirena contro il Bari al San Nicola - e penso che siano pronti a farlo anche quest’anno, se ce ne sarà bisogno.”