UN MIRTO CON... MARINA PRESELLO: "Cagliari, a Bergamo la parola d'ordine dovrà essere osare. I rossoblù scenderanno in campo col conforto di una classifica incoraggiante, quindi potranno provare a giocarsela anche contro la banda del Gasp"

Marina Presello, giornalista e volto noto di Sky Sport, inquadra il momento vissuto dal Cagliari dopo la preziosa vittoria interna col Parma e a due giorni dalla delicata trasferta di Bergamo, che vedrà i rossoblù contrapposti all’Atalanta di Gian Piero Gasperini.
Marina, come giudica il cammino fin qui compiuto dal Cagliari in un campionato travagliato e irto di ostacoli?
“Intanto quando tu vinci gli scontri diretti, come il Cagliari fa spesso e volentieri, vuol dire che hai una marcia in più rispetto alle concorrenti. Tra l’altro quella sarda, assieme proprio all’Atalanta – prossimo avversario degli uomini di Nicola – è la compagine che in serie A ha recuperato più punti da situazioni di svantaggio. Quindi caratterialmente i rossoblù sanno farsi valere. E chi ha l’obiettivo della salvezza e riesce sia a prevalere negli scontri diretti che a sfruttare con una certa continuità il fattore campo, beh ha più chance di tagliare il traguardo con una certa tranquillità.”
Sabato pomeriggio l’Atalanta sarà reduce dall’impegno europeo contro il Club Brugge – che, tra l’altro, dovrà riaffrontare già martedì prossimo – e contro il Cagliari potrebbe accusare la fatica legata al fatto di giocare ogni tre giorni…
“In effetti va detto che anche la situazione-infortuni non è felicissima al momento in casa bergamasca. Coi sardi potrebbe rientrare Carnesecchi, a mio avviso uno dei migliori portieri della serie A – se non il migliore in assoluto – ma diverse pedine mancheranno ancora a Gasperini. Resta il fatto che il doppio impegno di Champions riveste un’importanza enorme per gli orobici, sia dal punto di vista economico che in termini di prestigio e blasone sportivo, quindi sotto il profilo nervoso porterà via qualche energia. L’Atalanta avrà appena due giorni per preparare la sfida al Cagliari: difficile che sabato i nerazzurri si presentino al cento per cento della forma psico-fisica.
In più Retegui e compagni vengono da un periodo non facilissimo, anche se hanno vinto di slancio l’ultima partita di campionato col Verona: una squadra che, va detto, quando incassa un paio di gol perde puntualmente la trebisonda e alza bandiera bianca, consentendo all’avversario di dilagare. Il Cagliari andrà a Bergamo non dico rilassato, ma neanche con l’acqua alla gola: la classifica dei sardi infatti è piuttosto incoraggiante, per cui avranno la possibilità di giocare con la mente libera e, di conseguenza, di esprimere il massimo del loro potenziale tecnico. Sarà importante scendere in campo al Gewiss Stadium con la voglia di osare, di rischiare qualcosa pur affrontando un avversario di assoluto valore.”
Il Cagliari, del resto, proprio nella gara d’andata coi bergamaschi sfoderò una super prestazione aggredendo la Dea a tutto campo. Sabato l’idea potrebbe essere quella non dico di pressare alti i bergamaschi per novanta minuti, ma quantomeno di ribattere colpo su colpo alle loro iniziative creando così i presupposti per andare in gol…
“Certamente. Le qualità per farlo ci sono, del resto. E la parola chiave, lo ripeto, è osare. Magari cavalcando l’entusiasmo di tutto l’ambiente per la cruciale vittoria nello scontro diretto casalingo col Parma: sono quei successi che ti fanno lavorare bene in settimana, a mente sgombra, e che ti consentono di andare a giocartela anche a Bergamo, sul campo di una delle formazioni più forti d’Italia.”