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UN MIRTO CON... GIUSEPPE TOMASINI: "A gennaio serviva un centravanti di ruolo, non un esterno d'attacco. Pavoletti è stato grande, ma ormai ha l'età che ha... Contro il Parma sono obbligatori i tre punti, e io sono fiducioso"

UN MIRTO CON... GIUSEPPE TOMASINI: "A gennaio serviva un centravanti di ruolo, non un esterno d'attacco. Pavoletti è stato grande, ma ormai ha l'età che ha... Contro il Parma sono obbligatori i tre punti, e io sono fiducioso"
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Giuseppe Tomasini, storico libero del grande Cagliari scudettato, sfodera il consueto ottimismo a proposito della situazione attuale della squadra allenata da Davide Nicola. Anche se sottolinea che “se continueremo a commettere errori difensivi banali ed evitabili finiremo per retrocedere in serie B”.

Giuseppe, come vede la partita di domenica contro il Parma? A suo avviso il Cagliari riuscirà ad avere la meglio sugli emiliani di Fabio Pecchia?

“Secondo me sì. Ma io sono ottimista per natura. Con la Lazio, che è una buonissima squadra e gioca un gran calcio, tutto sommato abbiamo perso onorevolmente e fatto una discreta figura, anche se abbiamo commesso qualche errore di troppo in difesa. Con i gialloblù di Pecchia occorre vincere a tutti i costi: Nicola metterà in campo una squadra in grado di attaccare e di fare qualche gol. Almeno me lo auguro… Contro certi avversari possiamo anche impostare la partita sulla difensiva, ma in casa e negli scontri diretti dobbiamo centrare i tre punti senza se e senza ma.”

Nel corso del mercato di gennaio è stato acquistato un esterno d’attacco come il rumeno Coman, ma non è arrivata la punta centrale che avrebbe dovuto rimpiazzare Lapadula. Non sarebbe stato meglio ingaggiare un centravanti di ruolo per risolvere l’annoso problema del gol? Di esterni alti – penso a Felici ma anche a Luvumbo – Nicola ne aveva già almeno un paio…

“Eh, sì. Credo proprio di sì. La priorità non era certo l’esterno d’attacco. Il Cagliari ha tuttora bisogno di una boa centrale in grado di catalizzare il gioco offensivo della squadra. Un profilo che potrebbe corrispondere a quello di un Pavoletti giovane, tanto per capirci. Fino a qualche anno fa Leonardo è stato grande e ha dato un enorme contributo alla causa rossoblù, ma ormai ha l’età che ha: cerca di impegnarsi al massimo, ma fisiologicamente certe cose che prima faceva con facilità ora non gli riescono più.”

A domanda secca, risposta secca: vede il Cagliari salvo da qui a maggio?

“Se combatterà strenuamente in ogni partita ed eviterà di prendere gol sciocchi come quelli incassati lunedì scorso contro la Lazio, a mio avviso il Cagliari si salverà. Ma ripeto: non possiamo permetterci di subire reti come quella di Castellanos, perché se andremo avanti di questo passo finiremo per retrocedere. Dobbiamo restare concentrati, ben connessi e focalizzati sul match. Anche perché il reparto difensivo rossoblù secondo me è valido nei suoi elementi. Ma occorre tenere sempre acceso il cervello…”