UN MIRTO CON... ARTURO DI NAPOLI: "Cagliari, serve intervenire sul mercato. Ritoccherei il centrocampo e poi l'attacco, con un elemento in grado di saltare l'uomo e di creare la superiorità numerica. La crisi di Gaetano? Gianluca si risolleverà"
Arturo Di Napoli, ex bomber – tra le altre – di Salernitana, Messina e Napoli, dice la sua sul particolare momento vissuto dal Cagliari di Davide Nicola.
Arturo, da diverse settimane a questa parte il Cagliari fa moltissima fatica tanto a segnare quanto a mantenere la propria porta inviolata. Che impressione le fa dall’esterno la squadra rossoblù?
“L’impressione è che ci sia bisogno di qualche innesto nel mercato di riparazione di gennaio. Ma voglio ricordare che il campionato è ancora lunghissimo e che il Cagliari, d’altra parte, è sempre lì a ridosso della zona salvezza. Comunque la società sa perfettamente che occorre intervenire sul mercato: il direttore Bonato è persona seria e molto competente, per cui avrà già programmato come muoversi per rafforzare la squadra.”
Dipendesse da lei, quali reparti rinforzerebbe prioritariamente?
“Secondo me il centrocampo ha bisogno di essere rimpinguato. Prenderei centrocampisti dalle caratteristiche diverse rispetto a quelle di coloro che sono attualmente in rosa. E anche là davanti, in fase offensiva, urge qualche ritocco: segnatamente una seconda punta o un fantasista che salti l’uomo e che crei la superiorità numerica. La manovra d’attacco del Cagliari, da un po’ di tempo a questa parte, è troppo prevedibile.”
A suo parere cosa sta mancando a Gaetano, che sembra l’ombra del fantasista estroso e risolutivo ammirato l’anno scorso con Ranieri?
“Credo che stia soffrendo il periodo travagliato vissuto da tutta la squadra. Lui ha tanta qualità, ed è inevitabile che questa prima o poi venga fuori. Chi gioca nel suo ruolo può essere soggetto a momenti di blackout. Gianluca trarrebbe sicuramente vantaggio dall’inserimento, al suo fianco, di un giocatore abile a sfruttare la profondità e ad attaccare lo spazio. Ecco, quello che dovrebbe fare con più insistenza il Cagliari è proprio attaccare la profondità e, in generale, avere più coraggio nell’interpretazione delle partite. In questo momento di grande affanno la soluzione potrebbe essere proprio quella di osare, sempre ovviamente mantenendo stabili determinati equilibri. Del resto mister Nicola, che a me piace molto, ha delle idee, dei codici e dei principi tattici ben precisi. E poi parliamoci chiaro: il Cagliari ha tutte le carte in regola per intravedere la luce in fondo al tunnel. Non è una squadra allo sbando o alla deriva: certo, le ultime partite le ha perse, talvolta anche in malo modo. Ma ha dato sempre la sensazione di esserci. Chiaramente la classifica non mente, quindi sarà fondamentale fare qualche operazione mirata a gennaio che possa accrescere la competitività dei rossoblù.”