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UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITI: "Cagliari, la vittoria col Parma è ossigeno puro. Anche se la squadra ha grossi limiti: manca di qualità in mezzo al campo. Ma quest'anno è stata fortunata, perché ha trovato tre o quattro formazioni inferiori"

UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITI: "Cagliari, la vittoria col Parma è ossigeno puro. Anche se la squadra ha grossi limiti: manca di qualità in mezzo al campo. Ma quest'anno è stata fortunata, perché ha trovato tre o quattro formazioni inferiori"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Antonio Criniti, ex attaccante del Cagliari, sottolinea l’importanza cruciale della vittoria di ieri pomeriggio all’Unipol Domus nel rendez-vous col Parma. Ma, al contempo, invita i rossoblù a non adagiarsi sugli allori, anche alla luce del cammino irto di ostacoli e di difficoltà che li attende nelle prossime giornate.

Antonio, quanto conta il successo conseguito dall’undici di Nicola contro il Parma al termine, peraltro, di una partita tutt’altro che brillante e spettacolare?

“Quella di ieri è stata una vittoria determinante. Anche perché, per converso, una sconfitta avrebbe avuto delle conseguenze drammatiche. Non so se il Cagliari sarebbe riuscito a riprendersi da una mazzata del genere. Invece la squadra ha dimostrato di potersela giocare con tutte le dirette concorrenti, e questi quattro punti che adesso ci sono tra i sardi e il Parma fanno morale e aiutano a respirare. Anche perché sinceramente non avevo visto un bel Cagliari nelle scorse settimane.”

Ieri la prestazione dei rossoblù, nonostante il successo, non è stata molto convincente. Luperto e compagni sono apparsi per lunghi tratti fin troppo passivi e svuotati di energie, e hanno lasciato a lungo il pallino del gioco in mano ai ducali di Fabio Pecchia. Questo può essere dipeso da una condizione psicofisica non idilliaca, messa in mostra anche nelle ultime due sfide contro Torino e Lazio, o invece a suo avviso faceva parte di una precisa strategia tattica di Davide Nicola volta a non concedere il contropiede al Parma?

“Parto dal presupposto che Nicola è un buon allenatore. Quindi avrà sicuramente studiato bene la partita, e immagino che l’abbia impostata così deliberatamente. D’altra parte in questo periodo della stagione non conta tanto giocare bene o giocare male. Conta fare i punti necessari a salvarsi. Anche perché dal Como in giù sono tutti in lotta per mantenere la categoria. E, nello scontro diretto col Parma, per il Cagliari sarebbe stato un problema serio non riuscire a centrare i tre punti.”

A proposito di lotta per evitare la retrocessione, qual è la squadra – a parte Monza e Venezia, sempre più staccate dal resto del gruppo – che le sembra maggiormente indiziata a occupare a fine stagione il famigerato terzultimo posto?

“Io non escluderei un possibile colpo di coda del Venezia, che gioca discretamente bene anche se, assieme al Monza, è la compagine che ha meno qualità. In realtà rischiano tutti. Compreso il Cagliari, che pure ieri ha avuto un po’ di fortuna e che potrebbe aver azzeccato l’acquisto di Coman: aspetto, quest’ultimo, importante soprattutto in prospettiva futura. Insomma, finché le cose girano per il verso giusto va tutto bene. Ma non dimentichiamoci che quella rossoblù è una squadra con evidenti limiti: ad esempio in mezzo al campo manca un Matteoli, un uomo in grado di aggiungere fosforo e qualità alla manovra. In fase difensiva il Cagliari è molto organizzato eppure, puntualmente, in ogni partita concede più di qualcosa. Insomma, ribadisco: ha parecchi difetti. Però quest’anno secondo me gli è andata bene, perché ha trovato quattro o cinque squadre che, tecnicamente, gli sono inferiori.”