UN MIRTO CON... FRANCESCO FLACHI: "Il Cagliari ha un grande allenatore, capace di destreggiarsi al meglio nella lotta per la salvezza. Alla ripresa del campionato occhio però al Monza: i brianzoli in Sardegna non avranno niente da perdere..."

Francesco Flachi, indimenticato deus ex machina in particolare della Sampdoria, attaccante brevilineo dal dribbling fulminante e dallo straordinario fiuto del gol, ai microfoni di Tuttocagliari.net inquadra la lotta per la salvezza che, a poche giornate dal termine del campionato, propone diversi temi appassionanti e stimolanti.
Francesco, a suo avviso quali sono le squadre che arrivano nelle migliori condizioni al rush finale per centrare la salvezza? E quali, invece, quelle che rischiano maggiormente di precipitare in cadetteria?
“È molto difficile dirlo, anche perché la classifica è estremamente corta. In queste situazioni non si vince solo sul campo, ma anche fuori dal campo: diventano determinanti gli allenatori, che devono fare un grandissimo lavoro sulla testa e sulla psiche dei calciatori per sgravarli dalle tensioni che li opprimono nel momento in cui si decidono le sorti di una stagione. Va valutato un po’ tutto nel suo insieme.
Insomma, fare un pronostico diventa complicato. Anche perché lo stesso Venezia, che naviga nelle acque melmose del fondo classifica, continua – nonostante tutto – a esprimere un buon calcio e a farsi valere su tutti i campi. Secondo me bisogna essere fortunati a vincere una-due partite di seguito, il che tuttavia potrebbe pure non essere sufficiente: come dicevo, sarà fondamentale la serenità mentale che i tecnici riusciranno a infondere ai giocatori.”
Che impressione le sta facendo nelle ultime settimane il Cagliari? I rossoblù sembrano fare sempre più fatica a esprimere un calcio accettabile e balbettano sia in fase difensiva che dalla cintola in su…
“Il Cagliari a mio parere ha un grande allenatore, che sa gestire perfettamente questo tipo di situazioni. Certo, a volte ci si deve rapportare con giocatori che stentano a esprimersi al cento per cento delle proprie potenzialità perché sono mentalmente bloccati e, giocando con addosso un sovraccarico di tensione e di paura, tendono a perdere lucidità e brillantezza. In questi casi, per l’appunto, deve essere bravo il mister a lavorare sulla testa dei suoi ragazzi. Del resto da qui alla fine della stagione c’è ancora tempo, ma prima si riesce a svoltare a livello psicologico e meglio è: non è facile scendere in campo perennemente appesi a un filo, in preda all’ansia. Sospesi tra successo e fallimento. Ovviamente i risultati positivi, segnatamente le vittorie, restano sempre la migliore medicina.”
Dopo la sosta il Cagliari affronterà in casa il Monza, che da poco ha fatto una gran bella figura a San Siro contro l’Inter. Che difficoltà potranno creare i brianzoli agli uomini di Nicola?
“Il Monza ha il vantaggio di non avere niente da perdere. I biancorossi sono assolutamente consapevoli della loro condizione e della loro classifica, quindi arriveranno a Cagliari mentalmente sgombri e spensierati. E la libertà mentale, a volte, può aiutare a tirare fuori il meglio di sé stessi…”