Corsport - Pecci d'accordo con Gasp: "Tiravi la maglia a Riva? Ti dava una gomitata sui denti"
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Nel dopo partita di Bruges, Gian Piero Gasperini ha lanciato un duro attacco ai simulatori. L'ex calciatore ed opinionista Rai, Eraldo Pecci, intervistato dal Corriere dello Sport, concorda con il tecnico atalantino: "Se ho letto le parole di Gasperini? Sì, lo sottoscrivo dalla prima all’ultima riga. Sono anni che lo sto dicendo anch’io. Non vorrei passare per nostalgico, ma un tempo il giocatore che perdeva un contrasto cercava di rialzarsi subito perché non gli piaceva sentirsi meno forte del suo avversario. Una questione di dignità? E di serietà, aggiungerei. Prima ci conoscevamo meglio, fra i giocatori c’era un rapporto diverso. Se uno si buttava e qualche mese dopo lo incontravi di nuovo andavi da lui e gli dicevi: 'Oh, ma che ti butti? Ma sei una m...'. Nel cambiamento di epoca ci sono anche nuove regole' Regole che ora puniscono i giocatori seri e danno vantaggi ai meno seri. Responsabilità? Cominciamo dagli arbitri, molti non conoscono le dinamiche del calcio.
Come dice Gasperini, è impossibile saltare come pinguini, ma bisogna aggiungere che nessuno dà loro un aiuto. Il rimedio? Ti becco a tuffarti? Tre mesi di squalifica e 10.000 euro di multa al tuo allenatore. Vedi che poi la smettono. Calciatori non tuffatori? Se parliamo di quelli di oggi, dico Salah: prende un sacco di pedate, ma tante, però non si butta mai. Uno dei miei tempi? Tanti erano così. Faccio due esempi, Gigi Riva e Bonimba: quando li prendevano per la maglia non si fermavano a chiedere una punizione, ma ti rifilavano una gomitata nei denti".