ESCLUSIVA TC - GIANFRANCO MATTEOLI: "Il Cagliari, tra le pericolanti, è la squadra più attrezzata. Contro le big come l'Atalanta meglio l'approccio attesa-ripartenza: difficile riuscire ad aggredire i top team per novanta minuti"
![ESCLUSIVA TC - GIANFRANCO MATTEOLI: "Il Cagliari, tra le pericolanti, è la squadra più attrezzata. Contro le big come l'Atalanta meglio l'approccio attesa-ripartenza: difficile riuscire ad aggredire i top team per novanta minuti"](https://net-storage.tcccdn.com/storage/tuttocagliari.net/img_notizie/thumb3/b5/b5db9bb7547fea4d01665302a8d226cb-32501-277o228o837o789z0853.jpeg)
Gianfranco Matteoli, il metronomo del grande Cagliari europeo che nel 1994 sfiorò un clamoroso trionfo in Coppa Uefa, è piuttosto ottimista sulle possibilità di salvezza dell’undici guidato da Davide Nicola, che considera “la squadra più attrezzata tra quelle potenzialmente candidate alla retrocessione”.
Gianfranco, che momento sta vivendo il Cagliari? Come si presenterà la formazione isolana alla sfida del Gewiss Stadium contro l’Atalanta?
“Io ho sempre detto che il Cagliari, tra le pericolanti, è la squadra più forte. E mi pare che ultimamente lo stia dimostrando: è una formazione tecnicamente valida e dotata di una buona personalità. Poi è chiaro che bisogna avere continuità di risultati: oggigiorno perdi una partita e viene immediatamente risucchiato nel calderone. Ma io penso che i rossoblù abbiano tutte le carte in regola per tirarsi fuori rapidamente dalla lotta per la permanenza in serie A.”
Lei come affronterebbe la partita con gli orobici? Meglio aggredirli alti, come Adopo e compagni fecero all’andata, o attenderli e ripartire, considerando che – soprattutto in casa propria – i bergamaschi soffrono parecchio le ripartenze avversarie?
“Per esperienza personale dico che quando giochi contro una grande squadra non conviene mai essere troppo aggressivo. Puoi reggere quei ritmi elevati per un tempo al massimo, ma poi finisci per non avere più fiato e ti esponi al pericolo di prendere delle imbarcate. A me è piaciuta molto la partita che il Cagliari ha impostato contro il Milan: i rossoblù hanno aspettato il Diavolo e poi l’hanno pizzicato in contropiede, rischiando anche di fare bottino pieno. In generale, avendo giocato sia in grandi squadre che in formazioni per così dire ‘da battaglia’ so che se scendi in campo contro una big andandola a prendere alto duri un tempo. Poi nella ripresa ti ammazzano. Devi cercare di dosare le energie, perché non appena la tua intensità cala e perdi compattezza ed equilibrio viene fuori la forza tecnica del top team, che ti sovrasta. Con l’Atalanta, a mio avviso, l’approccio giusto è dunque quello attendista, cercando di essere incisivi e pungenti nelle ripartenze.”