BARONE: "Cagliari? Qui ho ritrovato un ambiente magico"
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Poco prima di Cagliari-Parma, Simone Barone ha parlato ai microfoni di Domus Rossoblù, magazine ufficiale del Cagliari Calcio. Così, il vice-allenatore rossoblù:
Che partita sarà?
"Difficile, stimolante, importante. È una gara che va vissuta senza ansia e con la voglia di dimostrare che la strada intrapresa è giusta, siamo a poco più di metà campionato, i punti pesano ma bisogna stare sul pezzo gara dopo gara, consci che ognuna può determinare tanto".
All'andata il primo "turning point" della nostra stagione.
"Sì, fu una bella vittoria, se vogliamo anche rocambolesca ma comunque meritata. Arrivammo al Tardini dopo un avvio di stagione positivo, e lì si vide che il gruppo era compatto e fiducioso in quello che sta portando avanti. Ce la siamo sempre giocata con tutti guardando avanti con fiducia, come da mantra del mister".
Ecco, Davide Nicola: come nasce il vostro sodalizio?
"Ci conoscevamo da colleghi per esserci incrociati spesso sui campi in tanti anni di rispettive carriere; poi a Salerno quando subentrai ci fu la possibilità di entrare nel suo staff e da allora lavoriamo insieme. Persona vera, amante viscerale del lavoro e di questo sport, della vita. Siamo un bel team, dinamico sempre tutto per il calcio, e Cagliari rappresentava una sfida da cogliere al volo".
Cosa rappresenta Cagliari per Simone Barone, e più in generale, nel suo percorso professionale?
"Ho vissuto in Sardegna una bella stagione, fu uno dei Cagliari che si ricordano maggiormente negli ultimi anni. Ora si è presentata la possibilità di ritrovarsi ed è stato bello vedere alcune figure del Club che c'erano anche quindici anni fa, conoscere alcuni spazi del centro sportivo, la città, anche se ovviamente molte cose sono cambiate in meglio. Un nuovo capitolo, da vivere insieme ad alta intensità come stiamo facendo".
Qual è il tuo ruolo e come arrivi dove sei oggi?
"Dopo avere smesso di giocare ho cercato di studiare tanto, apprendere, e ho lavorato a lungo nei Settori Giovanili, portando sempre la mia esperienza e il carattere anche espansivo, volto a creare prima di tutto coesione nei gruppi, ciò che più conta. Mi piace parlare singolarmente coi ragazzi, agevolare il lavoro dell'allenatore, rinforzare determinati concetti, portare magari un sorriso anche nel momento di tensione, tutti ingredienti che insieme possono fare la differenza".