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UN MIRTO CON... MARCO NEGRI: "Per il Genoa il cambio di allenatore potrebbe essere un'arma a doppio taglio: il Cagliari dovrà essere bravo a volgere la situazione a suo vantaggio. Servirà aggredire il Grifone e non impostare un match passivo"

UN MIRTO CON... MARCO NEGRI: "Per il Genoa il cambio di allenatore potrebbe essere un'arma a doppio taglio: il Cagliari dovrà essere bravo a volgere la situazione a suo vantaggio. Servirà aggredire il Grifone e non impostare un match passivo"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 01:30Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Marco Negri, ex bomber dai capelli lunghi e dal destro fulminante, ha militato nel Cagliari solo per qualche mese, proprio nell’anno (il 2002) in cui "Capitan" Nedo Sonetti salvò gli isolani da quella che sarebbe stata una disastrosa retrocessione in serie C.

Una delle due reti che Negri mise a referto con la maglia rossoblù fu segnata proprio a Marassi contro il Genoa, prossimo avversario in campionato dei ragazzi allenati da Davide Nicola.

Marco, quello tra Genoa e Cagliari sarà uno scontro molto teso e delicato. Che Genoa deve aspettarsi la compagine isolana?

“Quando si cambia allenatore in settimana poi la domenica, in campo, può succedere di tutto. La famosa ‘scossa’ spesso arriva, anche perché i giocatori che prima venivano messi da parte dal precedente tecnico ritrovano improvvisamente stimoli, motivazioni e voglia di farsi apprezzare dal nuovo mister. Il Genoa sa perfettamente che è giunta l’ora di voltare pagina, e la gara col Cagliari in questo senso riveste un’importanza fondamentale. In questa fase della stagione gli scontri diretti iniziano a diventare cruciali. Poi a seconda della piega che prenderà il match magari i liguri potrebbero decidere di accontentarsi anche di un pareggio, ma conoscendo il carattere di Patrick Vieira sono sicuro che il nuovo tecnico vorrà far capire a tutti che occorre invertire la tendenza e, soprattutto, cercare di vincere tutte le partite. Senza fare distinzioni.

Difficile leggere la gara dal punto di vista del Cagliari. Quando gli avversari si presentano con un nuovo mister non sai mai cosa aspettarti. Poi Vieira è un allenatore, per così dire, sconosciuto. Non si sa molto del suo stile e della sua filosofia di gioco. Non ci saranno dunque video da analizzare e partite da vivisezionare per raccogliere informazioni di carattere tattico, ma ciò non impedirà a Nicola di preparare la sfida nei minimi dettagli. Per i sardi quello di Marassi sarà un banco di prova importante soprattutto sotto il profilo caratteriale.”

I sardi, a suo avviso, dovrebbero cercare di approfittare di questa situazione di “instabilità” in casa genoana per approntare un match d’attacco, con l’obiettivo di mettere subito alle corde il Grifone, oppure faranno meglio ad assumere un atteggiamento prudente speculando sugli eventuali errori dei liguri?

“Partiamo dal presupposto che Davide Nicola conosce perfettamente l’ambiente genoano, essendovi cresciuto fin da ragazzino. Prima parlavamo dell’impatto che può avere il cambio di allenatore: certo, l’avvicendamento in panchina a volte accresce le motivazioni dei giocatori e, di conseguenza, migliora il rendimento della squadra, ma se per caso le cose si mettono male fin dai primi minuti di gioco può sortire anche l’effetto diametralmente opposto. A quel punto cominciano a moltiplicarsi i mugugni, le recriminazioni. E monta il malcontento della gente. Per questo dico che si tratta di una partita delicata soprattutto per il Genoa. Il Cagliari, dal canto suo, dovrà farsi trovare pronto a sfruttare qualsiasi minimo vantaggio che la situazione ambientale dovesse offrirgli.

Penso che Nicola avrebbe volentieri fatto a meno della sosta di campionato, perché dopo una super partita come quella disputata dal Cagliari contro il Milan vuoi subito tornare in campo per ripetere la grande prestazione. Sei carico a mille, non temi niente e nessuno, cavalchi l’onda dell’euforia pura. La sosta ha un po’ smorzato quell’entusiasmo e, magari, spezzato la magia del momento… Però è anche vero che, a fronte del punticino conquistato coi rossoneri che tutto sommato non ha rivoluzionato la classifica, una gara del genere avrà dato ai cagliaritani una rinnovata consapevolezza delle proprie potenzialità. Sul piano del morale il fatto di aver tenuto in scacco il Milan per novanta minuti può aver inciso molto positivamente sull’autostima dei calciatori, che a maggior ragione dovranno riproporre quell’atteggiamento aggressivo e arrembante nel match di Marassi.”