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UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITI: "Ieri l'arbitro è stato fiscale contro il Cagliari. In generale gli arbitraggi di oggi - e soprattutto il VAR - mi piacciono poco. Col Milan giocherei con gli attaccanti costantemente sulla linea del fuorigioco"

UN MIRTO CON... ANTONIO CRINITI: "Ieri l'arbitro è stato fiscale contro il Cagliari. In generale gli arbitraggi di oggi - e soprattutto il VAR - mi piacciono poco. Col Milan giocherei con gli attaccanti costantemente sulla linea del fuorigioco" TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Gilberto Poggi/TuttoLegaPro.com
Oggi alle 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Antonio Criniti, il “bomber di scorta tascabile”, è stato per un paio d’anni, per il Cagliari, come un talismano. Veniva chiamato in causa, spesso dalla panchina, nel momento del bisogno… e sovente riusciva a togliere le castagne dal fuoco. Memorabile il suo gol – del provvisorio 2-2 – segnato contro l’Inter al Sant’Elia nella semifinale d’andata della Coppa Uefa 1993-’94. Fu la rete della grande illusione per i rossoblù, bissata poi dal 3-2 di Pancaro che fece letteralmente esplodere lo stadio.

Purtroppo il ritorno a San Siro di due settimane più tardi è (triste) storia.

Oggi Antonio, rimasto profondamente legato al club isolano, continua a seguire tutte le partite del Cagliari. E anche lui si è fatto un’idea sulla controversa sfida di ieri sera con la Lazio.

Antonio, al centro del dibattito dopo la gara dell’Olimpico c’è la direzione arbitrale di Ayroldi. A lei che impressione ha fatto il fischietto di Molfetta?

“Il rigore fischiato a Zortea a mio parere è da rivedere. Visto dalla tivù non sembrava esserci, ma c’è anche da dire che l’arbitro era proprio lì vicino. Poteva anche chiudere un occhio su quell’intervento, comunque. In linea generale proprio non mi piace il VAR, che sta condizionando negativamente il calcio. Bisognerebbe tornare alle origini.”

Il VAR sui doppi gialli a Mina e ad Adopo non poteva intervenire, ma entrambi sono sembrati dei provvedimenti decisamente sproporzionati…

“La protesta di Adopo successiva all’espulsione di Mina ci stava. L’arbitro è stato severo e fiscale nell’estrarre anche per lui il secondo giallo. Diciamo che la Lazio ha avuto qualche favorino rispetto al Cagliari...”

Ora bisognerà trasformare la rabbia schiumante per l’andamento della partita di ieri in carica agonistica per l’importantissima sfida di sabato al Milan di Paulo Fonseca.

“Ma io sono moderatamente fiducioso: il Cagliari si esprime meglio proprio contro le grandi. Non darei per scontata la vittoria del Milan: sarà una gara giocata a viso aperto. Magari i rossoneri prenderanno l’impegno un po’ sotto gamba. Contro di loro giocherei costantemente sulla linea del fuorigioco e punterei sui tagli dentro degli attaccanti, in particolare con Luvumbo, per sorprendere le non irresistibile linea difensiva di Fonseca.”

Antonio, a suo avviso – anche al netto delle ultime prestazioni – il Cagliari è attrezzato per centrare la salvezza con un certo anticipo o, come l’anno scorso, dovrà soffrire fino (quasi) alla fine?

“Lecce, Monza e Venezia secondo me sono inferiori al Cagliari. Il Como interverrà sul mercato di gennaio, perché alla società lariana non manca certo la disponibilità economica. Il Verona è abituato a lottare, e alla fine si potrebbe salvare. Il Cagliari ha le carte in regola per mantenere la categoria, però quest’anno non c’è Ranieri. Con Ranieri in panchina avrebbe raggiunto l’obiettivo al cento per cento. Nicola è bravo, attenzione, non sto dicendo il contrario. Ma non è Claudio Ranieri.”