UN MIRTO CON... MARIO BERETTA: "Il rendimento altalenante del Cagliari? Questo, ora come ora, è il campionato dei rossoblù. Le sfide con Lazio e Milan sono complicate, ma la partita più importante è quella successiva col Genoa"
Mario Beretta, allenatore “itinerante” che in carriera si è seduto su moltissime panchine, non è mai stato il tecnico del Cagliari, ma per diversi anni ha forgiato il settore giovanile della formazione rossoblù, scovando e crescendo talenti in erba da lanciare in prima squadra.
Interrogato sul momento attuale dell’undici isolano, Beretta invita i tifosi a non disperare dopo le ultime due sconfitte contro Udinese e Bologna, sottolineando le buone prestazioni offerte dai rossoblù nel recente passato e auspicando che, a partire dalla gara di lunedì sera contro la Lazio, il vento possa iniziare a cambiare.
Mario, il Cagliari viene da due brutte cadute contro due avversari, almeno teoricamente, alla sua portata. Come approcceranno gli uomini di Nicola la sfida di lunedì contro la lanciatissima Lazio?
“È vero che i sardi hanno perso le ultime due partite, ma precedentemente avevano ottenuto sette punti in tre gare, e anche contro avversari parecchio scomodi. Insomma, voglio dire che questo, ora come ora, è il campionato del Cagliari. Il problema principale è rappresentato dai prossimi due incontri, che saranno contro Lazio e Milan. Poi ci sarà la sfida al Genoa. Ecco, tutto quello che sarà possibile ottenere contro biancocelesti e rossoneri sarà tanto di guadagnato, ma il match sul quale focalizzare l’attenzione credo sia proprio quello di Marassi: uno snodo cruciale nel campionato tanto del Cagliari quanto del Genoa.
Tornando al posticipo dell’Olimpico, c’è da dire che La Lazio è in forma, ma ogni partita va giocata. Il Cagliari ha già fatto un buon risultato a Torino con la Juve, quindi nulla gli è precluso.”
La Lazio è stata protagonista di un ottimo avvio di campionato, forse aldilà delle aspettative di tifosi e addetti ai lavori. Lei è rimasto sorpreso dalla partenza in quarta degli “aquilotti”?
“Baroni è un ottimo allenatore: andando alla Lazio non poteva che fare bene. Tuttavia non mi aspettavo che, a questo punto della stagione, i capitolini potessero essere terzi in classifica. In estate avevano cambiato tanti uomini, e quando si ricostruisce non è mai facile ottenere risultati fin dal principio.”
Secondo lei l’undici di Baroni ha dei punti deboli che il Cagliari, lunedì sera, potrebbe provare a sfruttare?
“Nicola avrà accuratamente studiato col proprio staff la strategia da approntare. Ogni squadra ha punti deboli e punti di forza, anche se sembra che in questo momento i biancocelesti siano quasi privi di difetti. Non sono tuttavia l’allenatore del Cagliari, quindi non spetta a me dire dove - e come - la formazione di Baroni può essere attaccabile.”