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UN MIRTO CON... ANDREA PAROLA: "L'utilizzo che viene fatto del VAR sta rasentando il ridicolo. Le espulsioni ai danni di Mina e Adopo in Lazio-Cagliari erano al limite dell'inverosimile. Per il Milan a Cagliari sarà più dura che al Bernabeu"

UN MIRTO CON... ANDREA PAROLA: "L'utilizzo che viene fatto del VAR sta rasentando il ridicolo. Le espulsioni ai danni di Mina e Adopo in Lazio-Cagliari erano al limite dell'inverosimile. Per il Milan a Cagliari sarà più dura che al Bernabeu"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 7 novembre 2024, 00:40Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Andrea Parola, ex centrocampista del Cagliari, è rimasto “sconcertato” dai torti arbitrali subiti dalla formazione rossoblù nella gara contro la Lazio. E manifesta un cauto ottimismo in vista della sfida di sabato contro il Milan di Paulo Fonseca.

Andrea, il Cagliari viene da tre sconfitte difficili da digerire. Soprattutto l’ultima…

“Ho seguito la partita con la Lazio e ho sentito anche le successive interviste. Giustamente la società era molto arrabbiata, soprattutto perché le due espulsioni, francamente, erano al limite dell’inverosimile. Ma poi io mi chiedo: con tutta la tecnologia che c’è oggi, è possibile che si continuino a commettere tutti questi errori? Inoltre secondo me, con questi fuorigioco di un’unghia o suppergiù, stiamo rasentando il ridicolo. Tra l’altro se guardi un fotogramma l’attaccante può sembrare ancora in linea, mentre se guardi il fotogramma successivo è in fuorigioco di mezzo dito… Ho sentito l’intervista di Nesta a proposito della sconfitta del Monza contro il Milan: il tecnico dei brianzoli ha giustamente denunciato la deriva che sta prendendo il calcio con questo utilizzo del VAR. Mi sembra evidente che abbiamo superato il limite…”

La prossima gara di Luperto e compagni sarà proprio contro il Milan all’Unipol Domus. Spesso i rossoblù in queste particolari occasioni riescono a dare il cento per cento. Che chance ci sono di fermare il Milan, reduce dall’impresa del Bernabeu contro il Real Madrid?

“La sfida di Madrid, secondo me, fa un po’ storia a sé. L’atmosfera, il contesto e soprattutto il genere di partita erano ideali per esaltare le caratteristiche dei rossoneri. Specialmente di Leao, che è un contropiedista incredibile e ogni volta che partiva palla al piede aveva davanti a sé sessanta metri di campo. Poi io personalmente il Real Madrid, aldilà dei grandi giocatori da cui è composto, non lo concepisco come una squadra: è un’accozzaglia di super campioni. Ma nel calcio conta il collettivo.

Al Bernabeu il Milan ha giocato in ripartenza e ha fatto sfracelli. A Cagliari, ne sono sicuro, incontrerà delle difficoltà. E io, da tifoso del Cagliari, mi auguro che qualche episodio possa girare a nostro favore. Onestamente non mi spaventa il nome altisonante dell’avversario: i rossoblù giocheranno davanti al loro pubblico, sospinti da uno stadio trascinante come la Domus, e sono convinto che Davide Nicola saprà toccare le corde giuste.”

A suo avviso il Cagliari, alla fine, riuscirà a salvarsi con qualche giornata d’anticipo o dovrà restare in trincea fino all’ultimo, proprio come l’anno scorso?

“Bisognerebbe conoscere la squadra dall’interno, vedere come si allenano i giocatori. Spesso certe dinamiche vengono percepite all’esterno in un determinato modo, ma possono essere comprese appieno solo vivendole in prima persona. Fino a questo momento i sardi hanno segnato pochi gol, ma credo che abbiano tutte le qualità per migliorare anche da questo punto di vista e per ottenere la salvezza. Detto questo, è ancora molto presto per fare delle valutazioni definitive. La classifica prenderà una fisionomia ben precisa solo attorno a febbraio-marzo dell’anno prossimo.”