UN MIRTO CON... GIANPIERO MARINI: "Il Cagliari, tra le pericolanti, è la squadra messa meglio. I rossoblù dovranno lottare, ma alla fine taglieranno il traguardo. Per il resto ora come ora è difficile prevedere chi scenderà in B"

Gianpiero Marini, motorino infaticabile del centrocampo e Campione del mondo con l’Italia di Enzo Bearzot nel 1982, fa le carte alle squadre impegnate in serie A nella lotta salvezza. Intervistato da Tuttocagliari.net, Marini sottolinea anche che “il Cagliari, dal punto di vista tecnico, è superiore alle altre pericolanti”.

Gianpiero, che sviluppi avrà in questo convulso finale di stagione la lotta per evitare la retrocessione?

“Intanto sarà una battaglia che durerà da qui fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Anche il Venezia, paradossalmente, è ancora in corsa: ai lagunari, per rimettersi in pista, in linea teorica basterebbe vincere una partita. A mio parere la squadra messa meglio in questo momento è il Cagliari: ha più chance di salvarsi rispetto alle concorrenti. Certo, dovrà sudare e lottare su tutti i campi, ma alla fine ce la farà.”

A suo giudizio chi rischia maggiormente di chiudere la stagione al terzultimo posto?

“Mi sembra che il Verona si sia significativamente tirato fuori dalla mischia. O, almeno, ha un buon margine di vantaggio sulle inseguitrici. E il Lecce sotto l’aspetto tecnico è una buona squadra: da qui a maggio ha tutte le carte in regola per collezionare buone prestazioni e, di conseguenza, punti importanti in chiave salvezza. Quindi è molto difficile, in questo preciso momento, ipotizzare chi sia maggiormente indiziato a occupare il terzultimo posto. Le cose possono cambiare da una settimana all’altra. Molto dipenderà da tanti diversi fattori che condizioneranno il rush finale: in primis la condizione fisica delle compagini coinvolte.”

Per il Cagliari di Davide Nicola le prossime due sfide, contro Monza ed Empoli, potrebbero rappresentare lo spartiacque decisivo della stagione?

“Sicuramente sì. E ripeto: a mio giudizio i rossoblù stanno meglio rispetto alle loro rivali.”