Paolo Bianco: “La più bella in assoluto rimarrà l’1-4 contro la Lazio all’Olimpico”

Paolo Bianco: “La più bella in assoluto rimarrà l’1-4 contro la Lazio all’Olimpico”TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 1 aprile 2022, 22:45Interviste
di Martina Musu

L’ex calciatore Paolo Bianco, che ha militato sia a Cagliari che al Sassuolo ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Lazionews.eu in vista del match di domani tra Lazio e il club neroverde senza tralasciare qualche aneddoto. Di seguito quanto dichiarato.

Si affrontano due squadre che giocano un calcio propositivo, grazie al lavoro di Sarri e Dionisi. Sono due allenatori che non speculano: il Napoli di Sarri è stata la squadra che ha giocato meglio in Italia. Maurizio è un maestro, ora sta cercando di riproporre quel tipo di calcio in biancoceleste ma ha bisogno di tempo. La carriera di Dionisi è andata in crescendo ed in questa stagione ha ereditato una squadra che giocava a memoria, aggiungendo Frattesi e Scamacca rispetto al nostro periodo con De Zerbi. Mi aspetto una bella partita, come è sempre stato tra Lazio e Sassuolo. Si affrontano due squadre che giocano un calcio propositivo, grazie al lavoro di Sarri e Dionisi. Sono due allenatori che non speculano: il Napoli di Sarri è stata la squadra che ha giocato meglio in Italia. Maurizio è un maestro, ora sta cercando di riproporre quel tipo di calcio in biancoceleste ma ha bisogno di tempo. La carriera di Dionisi è andata in crescendo ed in questa stagione ha ereditato una squadra che giocava a memoria, aggiungendo Frattesi e Scamacca rispetto al nostro periodo con De Zerbi. Mi aspetto una bella partita, come è sempre stato tra Lazio e Sassuolo. La più bella in assoluto rimarrà l’1-4 con il Cagliari all’Olimpico, era il gennaio del 2009. Le partite contro la Lazio sono sempre state divertenti, anche per merito di allenatori, come Pioli, che pensavano a proporre calcio. Futuro? Ho da poco chiuso il mio rapporto professionale con De Zerbi, l’ho seguito a Sassuolo e Shaktar Donetsk. Già prima che scoppiasse la guerra in Ucraina, gli avevo comunicato la mia intenzione di allenare da solo per raggiungere i miei obiettivi: sono stati due anni bellissimi con lui, dove ho avuto modo di imparare molto”.