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Donolato (Radio Serie A): "Inter stanca, ma non snobberà il Cagliari"

Donolato (Radio Serie A): "Inter stanca, ma non snobberà il Cagliari"
venerdì 11 aprile 2025, 18:00Interviste
di Giancarlo Cornacchia

Alla viglia della gara tra Inter e Cagliari abbiamo avuto il piacere di intervistare il collega di Radio Serie A, Fabio Donolato, profondo conoscitore della squadra nerazzurra: 

L'Inter ha vinto una grande gara a Monaco, ma ha anche speso molte energie. Come arriva alla sfida contro il Cagliari?

"Ci arriva con un grande spirito, dato da una vittoria su un campo complicato per chiunque. Ci arriva sicuramente anche stanca, ma Inzaghi dovrebbe recuperare qualche giocatore (Dimarco) e su qualche rotazione del livello di Bisseck, Asllani, Frattesi e Arnautovic, senza dimenticare Correa. Starà a Inzaghi capire come gestire le energie in vista del ritorno".

Pensi che possa in qualche maniera snobbare l'appuntamento contro il Cagliari, in vista della gara di ritorno?

"Assolutamente no. Vista la classifica corta, l' Inter non può permettersi di snobbare alcuna partita in questa fase della stagione. Ancora di più dopo essersi già giocata un "jolly" settimana scorsa, con il pari di Parma e il contemporaneo 1-1 del Napoli a Bologna. Inoltre, non bisogna dimenticare la vittoria sofferta contro l' Udinese. Sono già due partite che l'Inter rischia, quindi abbassare la guardia contro una squadra di vecchi bucanieri della Serie A come i giocatori del Cagliari potrebbe essere davvero rischioso. D'altronde è già successo che il Cagliari facesse il colpo a San Siro..."

Secondo te a cosa dovrebbe fare attenzione nella gara di sabato?

"All'esperienza e all'abilità dei giocatori del Cagliari, che sanno come si naviga in acque agitate. Nicola conosce bene queste situazioni, i vari Viola, Luperto, Mina sono perfetti per sistemare le classifiche più complicate. Ah, Mina: sarà lui uno di quelli a cui stare maggiormente attenti. È esperto, furbo, a tratti insidioso, anche e soprattutto nel gioco aereo".

Il Cagliari può salvarsi?

"Certo. Soprattutto tenendo conto del ritmo di Venezia ed Empoli, che non vincono da tanto e faticano ad accorciare le distanze dalle altre. E il Cagliari ha il DNA per navigare e approdare in porto in acque tempestose. D'altra parte, voi amici sardi, siete abituati ai mari agitati e al Maestrale che soffia".