Mercato di gennaio alle porte: il Cagliari deve risolvere il problema dell'attacco
Il Cagliari è tornato da Firenze con un pungo di mosche in mano. La prestazione c'è stata, specie in considerazione che di fronte c'era una della formazioni più in forma del nostro campionato, ma il limite di un attacco sfittico è stato ulteriormente confermato. Di fatto le reti realizzate sono soltanto quindici (perfetta media di una a gara), ed il reparto offensivo vi ha partecipato per il 33% grazie alle 4 reti di Roberto Piccoli ed 1 di Zito Luvumbo. Dietro di loro un desolante zero che accompagna gli score di Gianluca Lapadula, Leonardo Pavoletti e Kingstone Mutandwa. Gennaio e la conseguente finestra di mercato è alle porte e la società dovrà necessariamente fare delle valutazioni per portare in Sardegna una punta di ruolo, un ariete d'area, che possa dare garanzia di reti, di concretezza.
E' di recente tornato in auge il nome di Matteo Brunori, in forza al Palermo e vecchio pallino del presidente Giulini. Le sue caratteristiche, però, sono molto simili a quelle di Lapadula, ovvero tanta rapidità, ma altrettanta poca fisicità, oltre al dettaglio non trascurabile di non aver mai calcato i campi della Serie A. La figura dell'attaccante cui il Cagliari necessita si avvicina ai vari Piccoli e Pavoletti: la potenza dell'ex Lecce ed il senso del goal del labronico. Il lavoro per la società rossoblù si annuncia arduo, perciò sarebbe necessario muoversi per tempo.