L'avv. D'Onofrio: "Bellanova e gli altri indagati rischiano solo se hanno scommesso sul calcio"

È stato riaperto oggi un nuovo capitolo dell’inchiesta sulle scommesse illegali nel calcio, che vedrebbe coinvolti dodici calciatori attuali o ex militanti in Serie A.
Tra questi figurano Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, già sanzionati in ambito sportivo e ora a rischio di una condanna penale per il presunto ruolo di "promotori" delle piattaforme illecite.
Nel mirino degli inquirenti anche altri nomi di rilievo: Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo (Fiorentina), Mattia Perin e Weston McKennie (Juventus), Leandro Paredes (Roma), Ángel Di María (oggi al Benfica, all’epoca dei fatti alla Juventus), Raoul Bellanova (Atalanta), Samuele Ricci (Torino), Cristian Buonaiuto (Padova), Matteo Cancellieri (Parma) e Junior Firpo (Leeds).
Secondo l'avvocato Paco D'Onofrio per questi non rischiano sanzioni sportive. Di seguito le sue parole ai microfoni di Cronache di Spogliatoio: "A livello sportivo, Fagioli e Tonali hanno già scontato la propria pena. Da chiarire se gli altri hanno scommesso sul calcio. La differenza tra Fagioli-Tonali e gli altri sta nel ruolo avuto nella vicenda. Quello dei primi due non sarebbe stato solo passivo, ma anche attivo (promuovendo le piattaforme, ndr). Fagioli e Tonali hanno già scontato la propria pena a livello sportivo e quanto emerso nelle ultime ore non li condizionerà, da quel punto di vista".
La discriminante per gli altri giocatori coinvolti, invece, starebbe nella scommessa fatta: "I tesserati commettono illecito federale solo se scommettono su eventi FIGC, UEFA e FIFA. Possono farlo su altri sport e sulle piattaforme virtuali. Se però dovesse essere confermata l'illegalità della piattaforma, rischierebbero una condanna a livello penale. Chiné, invece, entrerebbe in gioco solo se emergesse che questi calciatori hanno scommesso anche sul calcio. Se la Procura FIGC verifica e conferma che non ci sono state scommesse di quel tipo, archivierà tutto".