Gazzetta - Perchè Sinner deve essere assolto. Palomino fa scuola

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Oggi alle 12:30Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

La gazzetta dello Sport si sofferma su caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner: "Perchè Sinner deve essere assolto. Palomino fa scuola: contaminazione sì, responsabilità no", titola la rosea. Il Tas aveva rigettato il ricorso della Nado. Tanti punti di contatto con il caso Sinner. Né colpevole né negligente: la stessa motivazione che ha portato l’Itia ad assolvere Jannik.

Come riporta la rosea, Il protagonista è sempre il clostebol, la sostanza trovata nelle urine del tennista oggi numero 1 del mondo. Il primo test sull’azzurro aveva rilevato una concentrazione di clostebol di 86 picogrammi per millilitro, e il secondo di 76picogrammi per millilitro: cioè proporzioni inferiori a 0,1 milionesimi di grammo per litro. Va ricordato che gli steroidi funzionano solo se le dosi sono supramassimali, cioè da 10 a 100 volte superiori alle dosi normali. Dal punto di vista medico, quindi, ci vorrebbero dosaggi altissimi per aumentare il tono muscolare e ridurre i tempi di recupero tra una gara e l’altra.

Palomino era stato  sottoposto a un controllo antidoping il 5 luglio 2022: l’esito delle analisi rileva nelle urine tracce di clostebol, confermate nelle controanalisi. Il 20 settembre 2022 la Procura nazionale antidoping chiede uno stop di due anni. Il 7 novembre 2022 il giocatore viene assolto dal Tribunale Nazionale Antidoping. Il 12 dicembre 2022 Nado Italia ricorre al Tas, ma il 27 settembre 2023 Il Tas lo assolve definitivamente. 

Nelle 36 pagine della sentenza, redatte in italiano, il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) ha respinto il ricorso presentato da Nado Italia, criticando l'organismo per aver solamente suggerito che gli eventi potrebbero essere avvenuti diversamente da come descritto da Palomino, senza proporre un'alternativa plausibile. Secondo i giudici, questa mancanza ha impedito al giocatore di esercitare la sua difesa efficacemente, poiché non era possibile opporsi a un'accusa vaga e indeterminata. Il punto 111 della sentenza chiarisce: «Nado Italia non adempie all’obbligo di contestare in maniera circostanziata. Per contestare le affermazioni dettagliate dell’Atleta secondo cui la sostanza proibita è stata trasferita dal cane Lollo, non è sufficiente, per il Collegio arbitrale, ipotizzare che ci siano teoricamente altri modi in cui l’atleta avrebbe potuto assumere la sostanza proibita, senza specificarli in modo più concreto. Per poter qualificare le affermazioni di Nado Italia come valide contestazioni, queste devono essere presentate in termini così concreti che l’Atleta possa, a sua volta, contestarle nel merito, e cioè difendersi e fornire prove».

Nel caso specifico riguardante Sinner, la Wada dovrà presentare un'ipotesi alternativa a quella sostenuta dal tennista e accettata dai giudici di primo grado. Tuttavia, la minima traccia della sostanza trovata nelle urine di Sinner dovrebbe definitivamente chiarire ogni dubbio.