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Mister Nicola in conferenza stampa: "Obert non ci sarà. Il Torino è una squadra competitiva, ma ha anche punti deboli che possiamo sfruttare"

Mister Nicola in conferenza stampa: "Obert non ci sarà. Il Torino è una squadra competitiva, ma ha anche punti deboli che possiamo sfruttare"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 12:48Primo piano
di Paola Pascalis

Torna il campionato di Serie A, dopo la sosta per le nazionali, e il Cagliari, reduce dal pareggio sul campo della Juventus, si appresta ad affrontare il Torino. Mister Davide Nicola, a partire dalle ore 12:30, parlerà ai media dalla sala stampa del CRAI Sport Center per presentare il match di domani pomeriggio che vedrà i rossoblù ancora alla ricerca della prima vittoria all'Unipol Domus. Segui la diretta su TuttoCagliari!

ORE 12:30 - INIZIA LA CONFERENZA STAMPA

C'è un'emozione particolare nell'affrontare il Torino. I nazionali sono tutti pronti a giocare?

"C'è sempre il piacere di confrontarsi come il Torino che hanno storia. Il passato serve a definire ciò che si è nel presente: incontriamo una squadra che ha forza, struttura e idee e contro la squale non vediamo l'ora di confrontarci. I nazionali sono tornati tutti, Mina per fortuna per me ha giocato poco, visto anche il viaggio intercontinentale. Luvumbo e Marin hanno giocato, ma sono tutti abili e arruolabili".

Le emozioni dell'affrontare la squadra contro cui ha giocato e allenato?

"Io sono di Torino, ovvio che giocare nella squadra dove si è nati, ma a me interessa è rispettare il passato e immergermi nelle esperienze attuali. Mi interessa farmi apprezzare qui, per me è una gratificazione giocare con squadre così per confrontarci e vedere le strategie".

Quanto può pesare la mancanza di Obert?
"Io credo che questo si debba vedere in funzione di quelli che poi sono anche i risultati raccolti e di tante altre cose. Diciamo che io ho una rosa che piano piano sto iniziando a conoscere sempre di più, infatti questo periodo di sosta è servito per concentrarmi ulteriormente sui giocatori a disposizione e sulle caratteristiche che hanno alcuni di loro di poter interpretare anche posizioni in campo diverse. La nostra idea è quella di acquisire uno sviluppo di gioco che possa avere più imprevedibilità possibile, quindi ne abbiamo adottati sostanzialmente due e su quelli continuiamo a lavorare modificando  le interpretazioni dei singoli ruoli con caratteristiche diverse. Il Torino è una squadra competitiva, ma come tutte le squadre ha punti deboli su cui gli possiamo creare problematiche. Quando non hai la palla devi prepararti a contrattaccare, noi su questo ci lavoriamo regolarmente".

Zortea e Gaetano hanno raggiunto una buona condizione per partire dall'inizio? Quante volte hai rivisto il Torino contro l'Inter?

"Ad oggi manca poco, a parte Wieteska che deve recuperare uno standard adeguato. Lapadula ha smaltito l'infortunio, ma dovrà acquisire minutaggio in allenamento, gli altri sono quasi alla pari. Questo gruppo di partite è un tempo limitate dove questo gruppo può dimostrare che stanno migliorando tutti e che la condizione è omogeneo. Questo darà l'esatto dimensione di acquisizione di quello che stiamo chiedendo. Zortea e Gaetano possono sia giocare dall'inizio che subentrare. La partita del Torino contro l'Inter? Guardo sempre le ultime partite del nostro avversario. Il Toro è una squadra competitiva e qualitativa, fare due gol all'Inter non è una cosa di poco conto. E' una squadra che non tiene un baricentro alto e sa attuare più strategie, utilizza molto le fasce e gioca bene tenendo sempre le punte vicine. Dovremo essere abili a capire che loro cercano certe strategie, ma ci sono i presupposti per esprimere le nostre idee".

L'assenza di Zapata

"E' un attaccante che sa giocare in vari modi. Ma loro hanno Adams che è un giocatore molto interessante, Sanabria che è tecnicamente sublime che sa far giocare bene la squadra. Non dimentico neanche Vlasic. Noi però abbiamo le qualità per contrapporsi al Torino".

C'è un'idea della squadra a disposizione? Quanto è difficile lasciare Marin in panchina?

"Dal punto di vista dell'identità e delle caratteristiche della nostra squadra, abbiamo capito le caratteristiche di alcuni giocatori importanti per noi e per questo abbiamo deciso di adattare il modulo alle caratteristiche. Noi abbiamo lavorato molto, i giocatori interpretano bene quello che chiediamo e vogliamo. In questa sosta e da qui in avanti sarà importante capire le ulteriori qualità dei giocatori per creare nuovi assetti e nuove strategie di gioco. Marin ha dimostrato quanto può essere importante anche con la sua nazionale, sa che deve passare attraverso questo percorso con il Cagliari per dimostrare sempre di più le sue qualità. Io non definisco i miei giocatori titolari o riserve: alcuni possono giocare dall'inizio, altri ancora subentrare: il giocatore determinante è quanto nel suo tempo di gioco riesce a rendere al meglio per la squadra".

Quanto merito si attribuisce sulla condizione di Mina? Adopo cosa può dare?
"Non mi attribuisco particolari meriti, la mia idea deve attuarla il giocatore. Mina si sta allenando molto e sta giocando molto. Bisogna vedere se con gli impegni ravvicinati questo recupero sarà effettivo. Sono contento di Mina, ma deve sapere che non può mollare la presa. Non è solo un giocatore di esperienza, nella sua carriera ha attraversato club dove vai solo se hai delle qualità. Ad oggi sta facendo quello che gli stiamo chiedendo e ha capito che l'allenamento è fondamentale. Adopo ha fatto un processo di crescita importante e il merito è suo. L'allenatore può dargli le occasioni, ma è il giocatore che determina le sue fortune".

Un giudizio su Vanoli? C'è  stata una svolta nei risultati in trasferta?
"Non credo ci sia stata una svolta mentale, credo ci sia un'abitudine all'allenamento e al fare propri questa identità. Allenandosi diventano meccanismi abituali, dove trasformi le idee che hai. Vanoli? Io non sono giudice di nessuno, io penso al mio lavoro e al Cagliari, sarà il Torino a giudicarlo. Io come collega penso che abbia qualità che ha dimostrato a Venezia e sta dimostrando a Torino, ma questa non è una valutazione sul collega".

ORE 12:48 - TERMINA LA CONFERENZA STAMPA