ESCLUSIVA TC - ANDREA LAZZARI: "Il Cagliari spesso vince nel recupero: è segno che c'è tanta voglia di fare. Che ricordi il 2-2 al 'San Paolo' del 2008: sullo stadio calò il gelo al gol di Conti. Col Verona gara tutta da decifrare..."

ESCLUSIVA TC - ANDREA LAZZARI: "Il Cagliari spesso vince nel recupero: è segno che c'è tanta voglia di fare. Che ricordi il 2-2 al 'San Paolo' del 2008: sullo stadio calò il gelo al gol di Conti. Col Verona gara tutta da decifrare..."TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 18 dicembre 2023, 16:47Primo piano
di Matteo Bordiga

Con lui il Cagliari scendeva in campo scanzonato e garibaldino, e se la giocava alla pari su tutti i campi. Spesso, peraltro, riuscendo a fare risultato.

Il suo mancino alla trinitroglicerina i portieri di serie A dell’epoca lo rammentano ancora oggi: quando Andrea Lazzari azzeccava la mira, il tiro si trasformava in un missile terra-aria destinato a spazzar via le ragnatele dall’incrocio dei pali.

Il centrocampista offensivo bergamasco, ex rossoblù ricordato con grande affetto in Sardegna, quando può non manca di seguire il Cagliari di Claudio Ranieri nella sua avventura in serie A. E di gioire ogni volta che la formazione isolana conquista i tre punti.

Andrea, mentre il “suo” Cagliari riusciva spesso e volentieri a fare lo sgambetto alle cosiddette “big”, la squadra attuale fatica maledettamente quando affronta le varie Milan, Inter, Juventus, Napoli, Roma e Lazio. Come si può spiegare tutta questa difficoltà a strappare punti - anche solo saltuariamente - alle grandi?

“Ricordo in particolare che riuscimmo a battere la Juventus per 3-2 a Torino, spezzando un tabù che per il Cagliari - in serie A - durava da tantissimi anni. I rossoblù stanno facendo un campionato più o meno in linea con le loro potenzialità. Navigano appena sopra la zona caldissima. Dopo un avvio poco brillante si stanno rimettendo in carreggiata. L’aspetto positivo è che sono tenaci, ci credono sempre fino all’ultimo secondo e spesso pareggiano o vincono le partite nel recupero. Questo è segno che c’è determinazione e tanta voglia di fare. Purtroppo le ‘grandi’ sono attrezzate per primeggiare in classifica, quindi è molto difficile fare punti contro di loro. Intanto è fondamentale continuare a vincere gli scontri diretti, per tenersi lontani dal fondo della graduatoria.”

Analizzando le prestazioni dei giocatori del Cagliari da inizio campionato a oggi, ce n’è uno che l’ha impressionata per la sua capacità di essere decisivo? E al contrario chi dei rossoblù, allo stato attuale, non ha ancora reso secondo le proprie qualità tecniche?  

“Credo che il trascinatore fino a questo momento sia stato Pavoletti, soprattutto per come è riuscito a ribaltare certe gare ben oltre il novantesimo. Non saprei invece individuare un elemento che abbia reso al di sotto del proprio potenziale, anche perché non sono riuscito a vedere proprio tutte le partite del Cagliari.”

Andrea, si è appena disputata Napoli-Cagliari, con un esito purtroppo infausto per i quattro mori. Ben diverso fu il risultato ottenuto da voi all’allora “San Paolo” nel 2008, quando pareggiaste 2-2 col gol di Daniele Conti al 95’. Che ricordo ha di quella partita memorabile?

“Mi è rimasto profondamente impresso nella memoria il silenzio irreale che calò improvvisamente sullo stadio partenopeo al 2-2 di Conti nel recupero. I tifosi azzurri pensavano forse di aver già vinto, e quella rete per loro fu davvero come una doccia gelata. Inoltre, all’epoca era stata vietata la trasferta in Campania ai tifosi sardi; così Diego Lopez, dopo il gol del provvisorio 1-1, corse e andò a esultare sotto il settore ospiti, ovviamente vuoto. Era un modo per dire ai supporter del Cagliari: ‘È come se foste qui con noi!’.

A livello personale, resta indimenticabile il gol che feci al Napoli nel 2009, al Sant’Elia: un sinistro imparabile sotto l’incrocio dei pali, che chiuse la gara sul 2-0”.

Proiettiamoci sulla prossima partita dell’undici di Ranieri, in programma sabato al “Bentegodi” contro il Verona. Gli scaligeri hanno giocato molto bene, pur perdendo, a Firenze contro la Fiorentina. Che gara dobbiamo aspettarci? La classica sfida-salvezza sporca e cattiva o, al contrario, un match aperto e con diversi gol?

“Ci potrebbero essere due differenti chiavi interpretative. Da un lato è possibile che Verona e Cagliari si concentrino sulla necessità di non perdere, prestando più attenzione alla fase difensiva che a quella offensiva. In questo caso potrebbe venire fuori un pareggio. Se invece una delle due squadre punterà con decisione al bottino pieno, probabilmente rischierà qualcosa di più e, allora, potrebbero vedersi anche tanti gol. Dipenderà molto dall’atteggiamento che avranno in campo i veneti e gli isolani.”