Pastore: "Atalanta, gara contro il Cagliari impostata come un fastidio"

Nel corso di L'ascia Raddoppia, in onda sui canali di Cronache di Spogliatoio, il giornalista Giuseppe Pastore è tornato su Atalanta-Cagliari di sabato scorso e sull'eliminazione della Dea dalla Champions League, per mano del Club Brugge. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Impostare la gara col Cagliari come un fastidio, quasi in vista delle grandi partite in cui si giocherà al massimo, è un atteggiamento che possono permettersi squadre come Bayern Monaco o Real Madrid. L'Atalanta, invece, per restare fedele alla sua fama di squadra intensissima, che non lascia nemmeno un filo d’erba all’avversario, non può permettersi di diventare così "imborghesita". Snobba la Supercoppa per concentrarsi sul campionato e risparmiare energie, poi esce anche in Coppa Italia, pareggia col Torino 1-1 (sbagliando un rigore), pareggia col Cagliari e poi esce col Brugge. Alla fine, non è automatico accendere e spegnere la concentrazione a piacimento. Inoltre, mediaticamente, forse abbiamo un po’ troppo idealizzato l’Atalanta nelle 11 vittorie consecutive, dove c'era una condizione atletica eccezionale.

Questa stagione iper compressa ha un po’ scombussolato tutto. Non è che le squadre si mettano d’accordo, ma il numero di infortuni è davvero anomalo per essere a febbraio, con interi reparti falcidiati. L’Atalanta, ad esempio, ha tutta la difesa a pezzi, tanto da dover rispolverare Toloi, che però ha dimostrato di non avere più la testa per giocare a questo livello. Qualcosa, evidentemente, l’Atalanta ha sbagliato. Merita applausi per quello che ha fatto, ma sicuramente ha commesso degli errori".