Monza-Cagliari, le valutazioni dei protagonisti
Queste sono le valutazioni dei protagonisti in campo oggi contro il Monza:
SCUFFET 7. Nicola ha detto che avrebbe fatto una grande partita e così in effetti è stato. Nulla può sul penalty, ma sono tre gli interventi importanti, specie quello sul tiro-cross di Birindelli nel finale. Ma è davvero necessario cederlo?
ZAPPA 6.5. Ordinato e disciplinato su Caprari e Birindelli. Si vede pochissimo in avanti, ma va bene così.
MINA 6.5. Dalle sue parti non si passa. Nonostante l'infortunio resta in campo per dare solidità e sostegno. Al momento del cambio, però, si becca un'ammonizione davvero ingenua. (Dal 66' PALOMINO 6. Gestisce molto bene il concitato finale)
LUPERTO 7. Non sbaglia praticamente nulla. Da gladiatori il duello con Djiuric.
OBERT 6.5. Continua a crescere. Blinda la sua zona di competenza e qualche volta si concede una volata in avanti. Da una di queste nasce il goal di Piccoli.
MAKOUMBOU 6. Il fallo di mano (seppur involontario) dopo tre minuti pesa tantissimo, e condiziona tutta la sua gara. Non sempre lucidissimo, tenta di impostare la manovra, e contenere Sensi. (Dall'84' MARIN sv)
ADOPO 6.5. Giganteggia in mezzo al campo. Prima su Bondo, poi su Bianco, combatte senza risparmiarsi.
ZORTEA 7. Goal splendido realizzato con il sinistro e moto continuo sulla fascia destra.
VIOLA 6.5. Ottimo ritorno. Nel primo tempo impegna severamente Turati, mentre nel secondo tempo giganteggia su ogni pallone. (Dall'84' PAVOLETTI sv)
FELICI 7. IL migliore nel primo tempo per distacco. Coglie una clamorosa traversa dopo due minuti, confeziona l'assist per il goal di Zortea, e partecipa attivamente ad ogni aizone offensiva. Cala vistosamente nella ripresa. (Dal 74' AUGELLO sv)
PICCOLI 6.5. Nel primo tempo sbaglia qualcosa e rischia grosso per un intervento kamikaze su Turati. Nel secondo tempo ritrova il goal con un gran destro. (Dal 74' LAPADULA 6. Coglie un palo clamoroso che avrebbe potuto chiudere la gara)
All.NICOLA 6.5. Non tutto è filato per il verso giusto, ma alla fine contava solo la vittoria. Se vincere aiuta a vincere questo dev'essere un punto di partenza, o meglio, ripartenza.