La mano di Nicola in un Cagliari che insegue un progetto. Arriva la Juve, ma la squadra rossoblù sa come si fa...

La mano di Nicola in un Cagliari che insegue un progetto. Arriva la Juve, ma la squadra rossoblù sa come si fa...
Ieri alle 00:45Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

di Sergio Demuru


Pian piano, con costanza, mister Nicola sta riuscendo ad inculcare una precisa identità ad un Cagliari che insegue un progetto. Nessun timore reverenziale quando i rossoblù affrontano formazioni più blasonate. I pareggi ottenuti al cospetto di Milan (sia all’andata che al ritorno), Juventus ed Atalanta in stagione hanno evidenziato una chiara inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni, allorquando i cagliaritani chinavano il capo e incassavano sconfitte anche a largo punteggio contro formazioni di prima fascia. Ora pare che quella sorta di sottomissione si sia disgregata come per incanto.

L’ultima uscita, in quel di Bergamo, è testimonianza più che tangibile. Il Cagliari riesce non solo a difendersi, ma prova pure a controbattere a prescindere dall’avversario che si ritrova di fronte. Davide Nicola, nella sua lunga milizia in formazioni che hanno sempre avuto come unico obiettivo la permanenza nella massima serie, ha esperienza tale da riuscire a cucire alla sua squadra un abito su misura disponendola in maniera da chiudere tutti gli spazi ad avversari più dotati dal punto di vista tecnico.

Se si vanno a ricercare grandissimi interventi di Caprile, nell’ultima partita con l’Atalanta, non se ne trovano, eccetto qualche tiro con poca convinzione da parte bergamasca. E non si venga a dire che la compagine di Gasperini era falcidiata dagli infortuni, considerato che c’era Retegui (cannoniere principe della serie A) e pure Ederson, De Ketelaere, Zappacosta, Bellanova, Samardzic, Pasalic, tutti presenti. Se poi il tecnico atalantino ha tenuto in panca alcuni di essi utilizzandoli in corso d’opera è un problema prettamente personale. Resta il fatto che il Cagliari è uscito indenne da una trasferta che era contrassegnata da bollino rosso. In attesa di sfidare nel prossimo turno una Juventus che sta marciando a pieni giri nell’ultimo periodo.

Sicuramente il mister rossoblù è riuscito a far scattare qualche meccanismo nella testa dei suoi. La classifica appare più consona alle aspettative con i cinque punti di vantaggio sul terz’ultimo posto occupato dal Parma. Ed il fatto di poter lavorare in settimana con maggiore tranquillità è sicuramente un fattore a favore.

In attesa di confronti con squadre più alla portata, che il Cagliari ha mostrato di poter affrontare con concentrazione e solidità tecnica (vedi vittorie con Lecce e Parma). L’errore più grande sarebbe quello di convincersi di aver già raggiunto l’obiettivo. La strada è lunga. Ma il livello di prestazione è salito. Ora i rossoblù necessitano di continuità nei risultati. Solo così possono tenere a distanza le dirette concorrenti della bassa classifica.