Ventura a Domus Rossoblù: "Il Cagliari dovrà giocare con la bava alla bocca. Mi aspetto una gara a viso aperto"

Ventura a Domus Rossoblù: "Il Cagliari dovrà giocare con la bava alla bocca. Mi aspetto una gara a viso aperto"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 14:30Ex rossoblù
di Vittorio Arba

Gian Piero Ventura, ex allenatore di Cagliari Lecce, ha parlato ai microfoni di "Domus Rossoblù", magazine ufficiale del Cagliari Calcio. Le sue parole:

Cosa ricorda del suo primo anno sull’Isola?

Quando arrivai al Cagliari trovai una città delusa e un presidente in difficoltà psicologica. Io ero reduce da due promozioni e quindi ero impregnato di euforia e adrenalina e cercai di trasmetterlo all’ambiente. Cellino mi ringraziò non tanto per la promozione, quanto per avergli fatto ritrovare entusiasmo. Quello stesso entusiasmo che ci trascinammo dietro l’anno successivo.

Tra le tante esperienze anche quella con la Nazionale. Visto com’è finita la rifarebbe?
Mi lasciai convincere da chi diceva che quella era la ciliegina sulla torta a una carriera importante, ma non c’erano i presupposti e fu un errore madornale.

Cosa cambiò dopo quella maledetta sera di Milano?
In una carriera di oltre 40 anni gli alti e i bassi fanno parte del percorso di un allenatore. Quella fu semplicemente una tappa negativa che col senno di poi avrei dovuto evitare.

Oggi arriva l’ex Giampaolo che a Lecce sta provando a rilanciarsi. Ci sta riuscendo?
È rientrato con grande entusiasmo dopo alcuni anni non positivi. Ha trovato un ambiente che lo ha assecondato e un presidente che ha creduto fortemente in lui e nel suo calcio e tutto sommato Lecce è probabilmente la piazza migliore per rilanciarsi e al momento non sta deludendo le aspettative.

Invece Nicola è riuscito a non far rimpiangere Ranieri?
Non era semplice, ma Nicola è arrivato a Cagliari per fare il Nicola, non il Ranieri. È un allenatore giovane, che ha il fuoco dentro e ha voglia di trasmetterlo ai suoi giocatori e mi sembra che ci stia riuscendo. Questo gruppo è compatto e quando ciò accade vuol dire che ci sono dei valori, ma anche i meriti dell’allenatore.

Che gara si aspetta?
Apertissima e giocata a viso aperto. È importante per entrambe le squadre, ma per il Cagliari è più delicata. Mi aspetto il Lecce visto a Empoli che viene a giocarsi la gara senza paura e con la voglia di imporre il proprio gioco. Lo stesso farà il Cagliari che ha già dimostrato a San Siro di non avere alcun timore.

Chi la deciderà?
Non un singolo, ma il gruppo. Il Cagliari dovrà fare una partita con la bava alla bocca e con una determinazione feroce. Ci vuole una partita con grande umiltà. I rossoblù hanno molto da perdere, ma se vinceranno questa e quella col Torino potrebbero dare una svolta al proprio campionato.