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ESCLUSIVA TC - LUCA MARELLI: "A norma di regolamento il mani di Luperto è da massima punizione. So che si tratta di un rigore brutto da vedere e che qualcosa andrebbe cambiato, ma la domanda è: cosa e come? Forzato il secondo giallo a Conceicao"

ESCLUSIVA TC - LUCA MARELLI: "A norma di regolamento il mani di Luperto è da massima punizione. So che si tratta di un rigore brutto da vedere e che qualcosa andrebbe cambiato, ma la domanda è: cosa e come? Forzato il secondo giallo a Conceicao"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 8 ottobre 2024, 16:10Esclusive TC
di Matteo Bordiga

Luca Marelli, ex arbitro e attualmente commentatore tecnico arbitrale per DAZN, cerca di fare chiarezza sui diversi episodi di Juventus-Cagliari che, già nell’immediato post-partita, hanno fatto discutere animatamente tifosi e addetti ai lavori.

Luca, partiamo dal rigore assegnato alla Juventus per il presunto fallo di mano di Luperto. A termini di regolamento, a quanto sembra, la massima punizione andava assegnata. È corretto?

“Confermo. Tecnicamente l’intervento di Luperto è punibile. Poi capisco perfettamente che, a livello calcistico, qualcosina andrebbe cambiato, perché in effetti si tratta di un calcio di rigore, diciamo, non bellissimo da vedere. Però quello che domando io è: come possiamo intervenire per cambiare in modo univoco il regolamento in casi come questo? Occorre fare ulteriori distinzioni? Abbiamo già visto che facendo distinzioni sul cosiddetto ‘step on foot’ si è creato un caos mediatico notevole. Se dovessimo cambiare qualcosa anche sui tocchi di mano occorrerebbe trovare una soluzione che non generi ulteriore confusione. E non è semplice.”

Una volta, se non erro, c’era il discrimine della volontarietà o involontarietà in tal senso. Non potrebbe eventualmente essere ripristinato per interpretare i falli di mano?

“No, perché il concetto di volontarietà è stato definitivamente eliminato qualche anno fa: di fatto erano trent’anni che il parametro della volontarietà non veniva utilizzato. Si è cercato di introdurre dei criteri oggettivi: l’oggettivazione prescindeva dalla volontarietà, ed era più vicina semmai al concetto di colposità. Che è poi è quello che adottiamo noi adesso: braccia larghe rispetto alla figura, aumento del volume corporeo… Tutti parametri oggettivi che sono determinati dalla ‘colpa’ del difensore, cioè dalla sua posizione colposa e non volontaria. La volontarietà è stata abbandonata perché, a ben vedere, risultava impossibile stabilire se vi fosse, appunto, volontarietà o meno in un tocco di mano. Gli arbitri avrebbero dovuto entrare nella testa dei giocatori per ‘leggere’ le loro intenzioni… Impensabile, naturalmente.”

Veniamo al rigore assegnato al Cagliari. Non si trattava di un fallo abbastanza netto, che l’arbitro avrebbe potuto vedere anche senza l’ausilio del VAR?

“Vedendo le immagini, quello che noto è che l’arbitro Marinelli era perfettamente in linea con Douglas Luiz e Piccoli. È possibile che abbia visto i due giocatori scontrarsi, ma non abbia visto la gamba dello juventino colpire quella del cagliaritano perché era coperto dal corpo dello stesso Piccoli. Infatti ha fatto subito segno che non c’era niente e che si poteva riprendere con una rimessa dal fondo. Naturalmente si è trattato di un’evidente svista del direttore di gara, e giustamente il VAR ha richiamato Marinelli all’on field review per consentirgli di prendere la decisione corretta. Douglas Luiz ha commesso un fallo negligente: sicuramente non voleva compiere quel tipo di intervento, perché intendeva colpire il pallone. Tuttavia anche in questo caso la discriminante della volontarietà o meno non può essere presa in considerazione: vale, come detto, il concetto di colposità del difensore.”

Particolarmente controverso è stato il caso dell’espulsione di Conceicao nel finale di gara. Qual è la sua opinione in merito?

“Onestamente, rispetto a quella che era stata la mia prima impressione, ho cambiato idea circa il secondo cartellino giallo a Conceicao. Anche attraverso il confronto con altre persone competenti in materia. Inizialmente, in diretta avevo detto che era giusto il provvedimento disciplinare per sanzionare la presunta simulazione del portoghese. In realtà credo che la decisione di Marinelli sia stata un bel po’ forzata. Intendiamoci, l’intervento di Obert non è mai da rigore, ma effettivamente sarebbe bastato lasciar correre senza comminare l’ammonizione al giocatore bianconero.”