Cagliari, i calcoli si stanno facendo eccome: l'atteggiamento fa sempre la differenza

Cagliari, i calcoli si stanno facendo eccome: l'atteggiamento fa sempre la differenzaTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 00:30Approfondimenti
di Vittorio Arba

L'atteggiamento fa sempre la differenza, sia in positivo che in negativo. E durante Inter-Cagliari ne abbiamo avuto più volte dimostrazione. A partire dalle scelte iniziali dei rossoblù: formazione a specchio, con difesa a tre, Luperto a riposo perché diffidato, Palomino e Zappa al fianco di Mina, centrocampo composto solo da incontristi, con Deiola al posto di Prati e affiancato da Makoumbou e Adopo. In avanti Coman e Piccoli. Un atteggiamento iniziale che sembra quello di una squadra votata a “non prenderle”, ma che, proprio con questo approccio, finisce ben presto per soccombere, ritrovandosi sotto di due reti dopo soli 26 minuti. L’atteggiamento torna a fare la differenza anche a inizio ripresa: i rossoblù reagiscono con orgoglio e accorciano grazie a una bella giocata Augello-Piccoli.

Al contempo, i nerazzurri rientrano in campo con la presunzione di avere già i tre punti in tasca e lasciano Piccoli colpevolmente solo, libero di trafiggere Sommer. Un errore che viene subito corretto, con l’Inter che, scottata dal ricordo dei fantasmi di Parma, chiude rapidamente i giochi. La sensazione, al netto delle dichiarazioni della vigilia — con Nicola che ha ribadito ancora una volta che i calcoli si fanno a 2-3 giornate dalla fine, e non a 6-7 — è che il Cagliari i calcoli li stia facendo eccome, fin dalla partita di Empoli, anche in considerazione del calendario. Un’altra sensazione è che il club isolano, in queste due gare, avrebbe potuto osare di più per chiudere anzitempo il discorso salvezza. Il vantaggio sul terzultimo posto, a sei turni dal termine, è buono, ma la soglia d’attenzione non va assolutamente abbassata. Il passato dovrebbe insegnare.