Moggi: "Se l'Atalanta avesse vinto con Venezia e Cagliari..."
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L'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb. Le sue considerazioni: “La Juve? La cosa strana è che con tutte le criticità se batte il Verona è a sei punti dalla prima”.
Qual è oggi il problema della Juventus?
“C’è un allenatore che o impara a fare l’allenatore o va da un’altra parte. Non sa cosa voglia dire vestire la maglia bianconera”.
Una presa di posizione netta…
“Quando una squadra viene eliminata dalla Champions e un giocatore dice abbiamo sbagliato tutto e poi arriva lui e dice che rifarebbe tutto, beh…. Io avrei mandato a casa il tecnico. La precarietà principale della Juve è l’allenatore”.
Il progetto non decolla…
“Non il progetto ma l’allenatore è andato male. Ci sono dei termini di paragone: Koopmeiners all’Atalanta era un fenomeno, qui una pippa. C’è qualcosa che non va”
Qualcuno rimpiange Allegri.
“Avrebbe vinto più partite di Thiago Motta. La Juve subisce anche l’avversario. Il problema è più l’allenatore della squadra. In un partita contro l’Empoli se la squadra va in campo moscia è colpa dell’allenatore. Thiago Motta non ha capito che in quella partita doveva mandare in campo una squadra arrabbiata e non moscia”.
Napoli-Inter è terminata in parità. Chi per lo Scudetto?
“Ho la sensazione che il pareggio abbia decretato lo Scudetto al Napoli. L’Inter ha dodici-tredici partite abbastanza pesanti. Nel secondo tempo la squadra di Inzaghi non ha fatto un tiro in porta”.
E l’Atalanta?
“Un passo falso contro il Venezia e un altro contro il Cagliari. Se avesse vinto due partite sarebbe prima con tre punti di vantaggio”.
Gasperini a fine stagione dovrebbe andare via…
“Si fanno discorsi poi rientrano… È un’eventualità che escluderei tenendo conto del suo legame con Percassi. È un allenatore che ha fatto tanto, valorizzando molti calciatori. Ecco, mentre quella della Juve svaluta tutti, lui li valorizza”.