UN MIRTO CON... RICKY ALBERTOSI

UN MIRTO CON... RICKY ALBERTOSITUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
venerdì 24 novembre 2023, 00:00Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Il Guardiano dello scudetto. Il più grande portiere mai visto a Cagliari e, parallelamente, un autentico incubo per gli attaccanti avversari, che si vedevano respingere da un muro di gomma qualsiasi conclusione e tentativo di violare la porta isolana.

Non aveva solo due braccia simili a due tentacoli Enrico “Ricky” Albertosi, la piovra di Pontremoli. Aveva anche due gambe terribilmente esplosive, un’agilità paragonabile a quella di un ghepardo e un colpo di reni quasi irreale. Oltre a una grande intelligenza tattica e a una straordinaria scelta di tempo nelle uscite. Arrivava anche sulle staffilate dirette all’incrocio dei pali, da lunga o da corta distanza.

Mai più nessuno come lui tra i pali rossoblù. E il buon Ricky, nonostante a differenza di molti suoi compagni scudettati non si sia stabilito a vivere in Sardegna, segue sempre con grande trasporto le vittorie, le cadute e le vicissitudini del “suo” Cagliari.

Ricky, il Cagliari da un mese a questa parte sembra un’altra squadra rispetto all’inizio del campionato: attacca con maggiore convinzione, gioca con più disinvoltura, non ha paura di osare anche contro avversari di caratura teoricamente superiore.

“Sta senz’altro attraversando un ottimo momento, e deve capitalizzarlo fino in fondo. Soprattutto contro le squadre alla sua portata, e il Monza è una di queste. Giocando a Cagliari, contro i brianzoli i rossoblù dovranno sfruttare il fattore campo e cercare di imporsi. I tre punti sono alla portata.”

Secondo lei cosa è mancato a Torino con la Juventus? Gli uomini di Ranieri non si sono rintanati in difesa, ma hanno provato a giocarsela alla pari per buona parte del match. Hanno pagato quei venti minuti iniziali del secondo tempo, forse troppo timidi?

“Naturalmente la Juve a Torino deve sempre fare risultato pieno, contro qualsiasi avversario. Però mi sembra che il Cagliari abbia subito gol solo su due calci da fermo. In quelle due circostanze un po’ il portiere e un po’ i difensori non sono stati all’altezza. Ma sotto il profilo del gioco la squadra mi è piaciuta. Non si è fatta intimidire dai bianconeri e, almeno per un tempo, ha giocato molto bene a calcio. Nella prima frazione la Juve non si è quasi mai vista dalle parti di Scuffet.”

Ricky, spesso i difensori cagliaritani commettono degli errori individuali - dovuti all’inesperienza e, magari, a qualche distrazione di troppo - che compromettono il risultato. Siccome si tratta più di “bambole” dei singoli che di svarioni dell’intero reparto, potrebbe a suo avviso essere raccomandabile ripristinare la marcatura a uomo almeno su alcune situazioni tattiche, come per l’appunto i calci da fermo?

“Io ai miei tempi ero abituato ad avere difensori che marcavano rigorosamente a uomo. Soprattutto sui calci piazzati. In questo modo sei molto più protetto; difendendo a zona può capitare qualsiasi cosa. Se invece ciascun difensore marca il suo uomo lo ostacola in tutti i modi per non farlo saltare, gli sta addosso, non lo lascia nemmeno partire. D’altra parte, mentre fino a qualche tempo fa certe volte gli arbitri fischiavano dei rigori in seguito a delle trattenute dei difensori sui calci d’angolo, mi sembra che oggi questa abitudine sia stata accantonata. A memoria, non ricordo di recente un rigore assegnato per strattoni o trattenute in area su calci piazzati. Questi contatti, del resto, sono diventati all’ordine del giorno. Per cui sì: almeno sulle palle inattive penserei a ripristinare la marcatura a uomo, per ridurre la possibilità di essere bruciati sul tempo dagli attaccanti.”

In prospettiva lei vede un Cagliari salvo a maggio con relativa tranquillità, anche alla luce degli ultimi progressi mostrati dai rossoblù, oppure crede che si dovrà soffrire fino all’ultima giornata?

“Sicuramente il Cagliari è una squadra che deve lottare. Però ultimamente è migliorato tanto, e ora deve andare avanti su questa strada. Se continuerà a giocare così, tra qualche mese potrà ritenersi virtualmente salvo.”