UN MIRTO CON... JOLANDA DE RIENZO
La giornalista e conduttrice televisiva Jolanda De Rienzo presenta la sfida tra Napoli e Cagliari dal punto di vista dei partenopei, chiamati a bissare il successo ottenuto in Champions League ai danni del Braga con tre punti che, in ottica campionato, significherebbero ossigeno puro. Ma anche De Rienzo sottolinea che ci sarà da soffrire e da fare attenzione ai rossoblù di Claudio Ranieri… soprattutto nel finale di partita.
Jolanda, come si vive a Napoli l’attesa del match in programma sabato al “Maradona”?
“Con la consapevolezza che è d’obbligo la vittoria. Per migliorare e consolidare il percorso del Napoli l’unico risultato possibile sono i tre punti. Non sarà certamente una partita facile né per gli azzurri, che devono ritrovare sé stessi, né per i rossoblù, in piena lotta per la salvezza. C’è da dire che, per quanto riguarda gli uomini di Mazzarri, sono arrivati degli indizi incoraggianti dalla gara di Champions League contro il Braga: il confronto con i sardi sarà la classica prova del nove.”
Il Napoli, soprattutto in serie A, fa molta fatica a vincere in casa.
“Sì, e l’obiettivo ovviamente sarà quello di invertire la tendenza, sull’onda lunga di quello che è successo martedì in Champions. Almeno sulla carta, il Cagliari dovrebbe essere un avversario un po’ più abbordabile rispetto a quelli affrontati finora da Mazzarri nella sua nuova avventura azzurra.”
Jolanda, dove potrebbe decidersi la partita? A centrocampo, in difesa o in attacco? Sia il Napoli che il Cagliari hanno il brutto vizio di prendere spesso gol…
“Io credo che per il Napoli sarà fondamentale mantenere alta la concentrazione: il Cagliari infatti è un avversario ostico, che non molla mai fino all’ultimo secondo, molto ben allenato da Claudio Ranieri. E poi c’è Pavoletti, che quando entra nei minuti finali riesce spesso e volentieri a far male. Proprio per questi motivi Osimhen e compagni dovranno rizzare le antenne dal primo minuto al novantesimo… e oltre.”
Se lei fosse Ranieri, per affrontare questo Napoli punterebbe più su un atteggiamento aggressivo e su un pressing alto oppure opterebbe per le ripartenze, considerate le acclarate difficoltà dei campani a difendere a campo aperto?
“Proprio per quest’ultima ragione, punterei senz’altro sulle ripartenze.”