Rummenigge: "Beckenbauer e Riva due bandiere con un modo unico di stare nel calcio. In Sardegna ho capito..."

L'ex campione di Inter, Bayern e Nazionale tedesca, Karl-Heinz Rummenigge, è stato intervistato dal Corriere della Sera. Le sue parole: "Che cosa ricordo di Italia-Germania 4-3? Avevo 14 anni, ma al fischio d’inizio ero già a letto. Poi mio padre mi ha svegliato, perché era una partita storica: alla fine eravamo tristi, ma è stata una delle notti più belle del calcio mondiale. Rimasi più deluso dopo la finale del 1982 o nel 2006, quando la Germania voleva il Mondiale in casa? Il Mondiale è l’unico titolo che mi manca, ho perso due finali: meritatamente quella con l’Italia, mentre con l’Argentina eravamo in grado di farcela. Nel 2006 la Germania pensava di vincere il Mondiale in casa come nel 1974, ma già prima della partita io avevo detto che se c’era una squadra che poteva batterci era l’Italia: anche in quel caso ha meritato.
Sarà il primo Italia-Germania senza Franz Beckenbauer e Gigi Riva? Sono state due bandiere, con il loro modo unico di stare nel calcio. Ho capito in Sardegna l’anno scorso quanto Gigi sia ancora amato. Lui e Beckenbauer sono ancora molto vivi nel cuore della gente». Il giocatore dell’Italia che ha amato di più qual è? «Pirlo è sempre stato il mio idolo: nessuno ha mai saputo gestire la partita come lui. Oggi, dopo due Mondiali saltati, vi manca un giocatore simbolo: anche se spesso viene criticato, penso che Donnarumma possa diventarlo».