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Cagliari, Nicola: "La Roma è una squadra competitiva. Prati può giocare"

Cagliari, Nicola: "La Roma è una squadra competitiva. Prati può giocare"
Oggi alle 12:50Primo piano
di Paola Pascalis

Mister Davide Nicola, questa mattina, incontrerà i media al CRAI Sport Center per presentare la partita di domani tra il Cagliari e la Roma dell'amatissimo ex Claudio Ranieri. TuttoCagliari vi racconterà in diretta le parole del tecnico rossoblù a partire dalle ore 12:15. Stay tuned!

ORE 12:08 - La conferenze stampa inizierà alle ore 12:30

ORE 12:28 - Inizia la conferenza stampa

Zappa si sostituisce cercando in rosa o si cerca un cambio di modulo?

Zappa non avrebbe comunque giocato questa partita. Abbiamo già lavorato in ritiro su altri modi di stare in campo o utilizzando Zortea che può stare in campo in due modi. Abbiamo lavorato bene questa settimana con due intuizioni da sperimentare.

Ci sono altri infortunati? Che Roma vi aspettate?

Coman siamo fiduciosi che durante la sosta possa recuperare, Luvumbo sta risolvendo un problema sorto dalla distorsione alla caviglia, ma anche su di lui siamo fiduciosi. Con Gaetano stiamo rispettando alcuni acciacchi che si porta dietro da tempo. La Roma ha invertito la tendenza con Ranieri, è una squadra costruita per essere competitiva, in Coppa avevano un avversario tosto, nonostante i giocatori di livello, gli errori possono capitare a chiunque. La Roma ha fatto la partita che doveva fare. Andiamo in uno stadio importante, contro un avversario di livello, da qui nasce il desiderio di misurarsi con giocatori forti.

Se tornasse indietro contro il Genoa inserirebbe di nuovo Augello invece che Felici?

Devo sempre valutare ciò che è giusto dire, quindi, io rifarei la sostituzione perché avevo le mie ragioni legate allo stato mentale dei miei giocatori e sono contento che abbiamo dimostrato una squadra competitiva. Quel punto è un punto di valore. Prati può giocare e Palomino sarà titolare.

La coperta è un po' corta. La Roma dove si può colpire? Chi gli toglieresti?

Quando si è parlato di mercato si è parlato di avere giocatori con caratteristiche diverse. Era una considerazione mia e della società. Bisogna poi vedere cosa si può fare. Nel momento in cui non ci sono caratteristiche per un certo modo di stare in campo non ha senso. In qualsiasi modo stiamo in campo cerchiamo sempre le stesse triangolazioni e la squadra non si fossilizza nel fare solo una cosa. Questo è avvincente e stimolante. La Roma è altamente competitiva in questo momento, ma ogni squadra ha pregi e difetti. E' difficile trovare dei difetti alla Roma, dovremo essere bravi ad essere molto aggressivi in certe situazioni, a togliere spazio senza rinunciare a creare gioco. Questa settimana ci siamo focalizzati sulla fluidità del gioco e nell'attaccare la linea avversaria.

E' stato un peso subentrare a Ranieri o è stata un'opportunità?

Per me allenare il Cagliari è stata un'opportunità. Io credo che il Cagliari giochi con una sua precisa idea, non so quanto ci sia di quello che si proponeva prima. La grande qualità di Ranieri è la capacità di creare rispetto, di rispettare tutti dicendo ciò che si pensa. Da un punto di vista professionale è un punto di riferimento, per me è una grandissima gratificazione essere qui.

Come sta la squadra a 10 giornate dalla fine?

La squadra è consapevole, l'idea del ritiro è in funzione di questo. Durante la sosta qualche giocatore va via, quindi il lavoro viene fatto la settimana prima della sosta, con la gestione dei carichi, legando aspetti tattici, fisici, tecnici. Sono partiti test controllati per programmare l'ultima parte di stagione. Con la sosta si accendono i riflettori su chi ha giocato meno e portarli ad uno stato di forma superiore.

Nello spogliatoio i calciatori hanno parlato di questo incontro con Ranieri? Viola e Piccoli sono tra i più importanti in questo momento.

Stanno bene, Roby ha sempre giocato, Nico ha quasi sempre giocato. Questa settimana abbiamo lavorato su Kingstone che non ha ancora un'identità di ruolo. Se si parla della squadra io sono orgoglioso di avere la possibilità di allenare questa gente perché hanno un senso di appartenenza straordinario. Dobbiamo sapere che la nostra strada si concretizzerà alla 38esima partita, ma dobbiamo continuare a fare gioco e punti ed essere competitivi. I miei giocatori sono sicuramente contenti di salutare Ranieri, come farebbe piacere a me un giorno essere salutato, è una relazione che si protrae nel tempo.

Quanti punti serviranno per la salvezza?

Il Genoa ieri ha fatto un bel balzo in avanti. Per me l'obiettivo è fare più punti possibile. E' il momento di continuare a spingere, di fare il meglio di noi stessi. 

I risultati sembrano andarvi bene in questo momento. Però, a volte, la squadra sembra stanca a livello mentale, come mostrato dallo screzio tra Zappa e Mina. Lei li vede stanchi?

Noi abbiamo spinto tre mesi e non si è quasi mai giocato in forma lineare con anticipi e posticipi. Abbiamo incontrato squadre di altissimo livello per due sessioni consecutive, ce la siamo giocata con tutti. Per noi la sosta ci darà la possibilità di staccare e recuperare energie. Stanchi dal punto di vista fisico no, poi è possibile che in alcune partite non siamo stati sempre brillantissimi. Zappa e Mina li vedo tutti i giorni e stiamo cercando di andare oltre nel nostro rapporto: quando dobbiamo migliorare non possiamo sempre dirci le cose bene, qualche screzio se messo a posto e giudicato nel modo giusto ci porta ad avere quella confidenza che serve in alcuni momenti. Questi ragazzi ci hanno sempre messo il massimo impegno. Vogliamo fare la nostra partita. 

Quanto sono importanti i giocatori che hanno giocato meno? Qual è il ruolo in cui Kingstone può essere più importante?

Kingstone può fare la seconda punta e l'esterno che non è un'ala. Lui deve acquisire la conoscenza dell'istinto, delle sue qualità che sono importanti. Si lavora sempre con lui, è giovane e non bisogna mettergli fretta. Tutto quello che fa è una scoperta,  è una cosa positiva e va sostenuto. Anche Obert è diventato molto più consapevole di sé, come Piccoli e Zortea. Marin ha sempre giocato, anche se non titolare. Prati forse è l'eccezione. A centrocampo trovata la combinazione giusta è chiaro che portiamo avanti quello, ma non dimentichiamo nessuno. Abbiamo 16-20 giocatori e hanno tutti avuto minutaggio.