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Pontoni (TuttoUdinese): "Scuffet disse 'no' al Milan perché a Cagliari stava bene. Può tornare titolare, ma ha bisogno di fiducia"

Pontoni (TuttoUdinese): "Scuffet disse 'no' al Milan perché a Cagliari stava bene. Può tornare titolare, ma ha bisogno di fiducia"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 22:15Primo piano
di Vittorio Arba

Ospite della puntata odierna di TuttoCagliari Live, in onda sui canali social di TuttoCagliari.net, il giornalista Stefano Pontoni (Tuttoudinese.it) ha analizzato la situazione riguardante Simone Scuffet, portiere del Cagliari ed ex estremo difensore friulano, svelando alcuni retroscena risalenti alla scorsa estate, quando su Scuffet c'era l'interesse da parte del Milan: Ecco il testo sistemato e reso più scorrevole "Ripercorro quanto accaduto in estate, perché con lui ci ho parlato. Quando ho saputo dell’interesse del Milan, gli ho detto: "Simone, vai al Milan, con tutta la vita!". Ma lui, niente. Mi ha risposto che, anche se non si sa mai, preferiva restare al Cagliari. Al Milan sarebbe andato a fare il secondo, e per lui non era una questione di soldi: aveva voglia di giocare, e questo era fondamentale. Mi ha detto chiaramente: "Sto bene a Cagliari, mi sento a mio agio, ho ritrovato la mia dimensione". In effetti, Sardegna e Friuli sembrano così lontani, ma come popolo abbiamo diverse somiglianze. Lui si trovava bene lì, si sentiva motivato, e aveva sempre respinto tutte le voci di mercato proprio per continuare a fare il titolare. Lo vedevo convinto e determinato a restare. Non credo che la situazione attuale sia legata a quello. Gli errori ci sono, è ovvio, ma penso che sia stato etichettato troppo presto in modo sbagliato. È stato battezzato come "baby prodigio", e questo peso lo ha sentito parecchio. La sua carriera è stata rallentata da varie situazioni, anche a causa del modo in cui ha lasciato Udine.

Dopo qualche esperienza all’estero, è rientrato nel calcio italiano dalla porta di servizio. Per questo aveva apprezzato tanto l’opportunità di rilanciarsi con il Cagliari e di ritrovare la Serie A. È normale, però, che un ragazzo molto emotivo e timido come lui soffra nei momenti in cui non sente fiducia. Gli era già successo a Udine, dove non riuscì mai a riconquistarsi il posto. Ti faccio un esempio: arrivò a essere scavalcato da Bizzarri, che all’epoca aveva 41 anni. Credo sia fondamentale ridare fiducia a questo portiere. Non è un fenomeno, ma è un portiere che in Serie A ci può stare benissimo. Ha bisogno di sentirsi apprezzato e di avere un ambiente tranquillo intorno. Quando le cose si mettono male, lo vedo in difficoltà, e glielo dico anche da amico: gli manca ancora quella capacità di reagire alle situazioni complicate. Secondo me, ha tutte le qualità per tornare titolare al Cagliari. Non solo per le sue capacità tecniche, ma anche per la sua grande voglia di restare in Sardegna".