ESCLUSIVA TC – Buscaglia (Dazn): “Cagliari, formazione cresciuta molto sotto il profilo della sicurezza difensiva ma sta creando poco. Lapadula? Prestazione da capitano, chi gli deve giocare accanto resta ancora un argomento da dibattito”

ESCLUSIVA TC – Buscaglia (Dazn): “Cagliari, formazione cresciuta molto sotto il profilo della sicurezza difensiva ma sta creando poco. Lapadula? Prestazione da capitano, chi gli deve giocare accanto resta ancora un argomento da dibattito”
lunedì 13 febbraio 2023, 13:30Primo piano
di Roberta Lai

Tre punti importantissimi per il Cagliari che con la vittoria di sabato pomeriggio con il Benevento ritorna al sesto posto della classifica, confermando ancora una volta l’ottimo rendimento tra le mura amiche. L’analisi e il giudizio di Ricky Buscaglia, telecronista di Dazn, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net.

Che partita è stata Cagliari-Benevento?

“È stata una partita molto bloccata, resa tale soprattutto dal Benevento per la condizione in cui si è presentato a Cagliari: cambio allenatore, classifica deludente. Viste le numerose assenze era prevedibile che Stellone giocasse con l’autobus in porta. Una partita bloccata che il Cagliari ha però avuto la pazienza di tirare dalla sua parte proprio nel momento in cui sembrava tutto complicarsi con l’espulsione di Altare. Quella di Ranieri, secondo me, è una formazione che è cresciuta molto sotto il profilo della sicurezza difensiva ma è in una fase in cui sta creando poco. Bisogna capire come renderla più pericolosa dal punto di vista offensivo”.

Cosa pensa della prestazione di Lapadula? 

“Lapadula è un lusso per questa categoria, lo era già lo scorso anno. Il movimento che fa sul gol è da attaccante vero: riesce a prendere quel minimo vantaggio sulla marcatura a uomo e a incornare di testa. A me è piaciuto molto il suo atteggiamento sul campo, il suo spirito di sacrificio, le scariche di adrenalina che attraverso il suo approccio riesce a trasmettere a tutto l’ambiente. Sabato ha fatto una partita da capitano. Lui è sicuramente un lusso, chi gli deve giocare accanto resta ancora un argomento da dibattito. È difficile capire chi possa essere il suo partner d’attacco perché è in corso un processo di cambiamento tra il Cagliari di Liverani e il Cagliari di Ranieri”.

Quali sono le differenze tra il Cagliari di Liverani e quello di Ranieri?

“Molta più attenzione sull’aspetto difensivo, questo mi sembra evidente. Un lavoro tangibile. Anche gli errori individuali che emergevano in precedenza sono ora diminuiti. L’aver messo un difensore in più davanti al portiere deve aver dato una spinta verso un atteggiamento diverso. Vedo una squadra molto più sul pezzo, molto più concentrata. Questa è la netta differenza”.

Quinta vittoria casalinga consecutiva. Come spiega la differenza abissale tra rendimento in casa e in trasferta?

“Non me la spiego (ride, ndr). Il Cagliari, evidentemente, patisce ancora un deficit di personalità che si porta dietro dall’annata passata. Nel momento in cui riuscirà a fare questo step e a fare punti fuori casa diventerà una squadra ultra pericolosa in chiave playoff. La fase di cambiamento deve passare inevitabilmente anche da lì”.

Le prossime saranno due trasferte importanti. Come vede il Bari e il Venezia?

“Saranno due partite completamente diverse perché il Bari la partita la fa mentre il Venezia no. Bisognerà avere quindi due atteggiamenti completamente differenti. Il Venezia non deve essere sottovalutato, sta andando veramente bene. Paradossalmente, la trasferta a Bari può offrire molte più possibilità al Cagliari perché la squadra di Mignani lascia spazio agli avversari, cerca di fare la partita. Il Venezia, invece, è diventato solido, ha tolto un po’ di equivoci che aveva all’interno della propria rosa. Due trasferte molto pericolose, dai punti che il Cagliari otterrà si riuscirà a capire dove poter collocare l’asticella in un campionato che offre spunti di grandissimo interesse”.

Nell’ultima intervista fatta a dicembre parlava, in riferimento al Cagliari, di necessità di fare chiarezza. 

“In parte è stata fatta ma mi aspettavo un po’ di più. A questa squadra, secondo me, manca ancora un regista. Credo che il processo di chiarimento sia avvenuto: qualcuno che non si sentiva più parte del Cagliari o con la testa a Cagliari ha cambiato orizzonte”.

Si ringrazia Ricky Buscaglia per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.