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ESCLUSIVA TC - ANDREA PISANU: "Gara di Udine compromessa dall'espulsione di Makoumbou alla mezz'ora. Il congolese ha pagato la troppa generosità che mette in campo. Magari in parità numerica la tattica di Nicola alla lunga ci avrebbe premiato"

ESCLUSIVA TC - ANDREA PISANU: "Gara di Udine compromessa dall'espulsione di Makoumbou alla mezz'ora. Il congolese ha pagato la troppa generosità che mette in campo. Magari in parità numerica la tattica di Nicola alla lunga ci avrebbe premiato"
Oggi alle 16:37Primo piano
di Matteo Bordiga

L’ex baby-prodigio del Cagliari Andrea Pisanu (che dopo il debutto in rossoblù ad appena sedici anni ha vissuto una carriera importante in serie A, soprattutto con la maglia del Parma) dice la sua sulla sfida di Udine di venerdì scorso, sottolineando che ogni analisi non può prescindere dall’episodio dell’espulsione di Makoumbou dopo mezz’ora di gioco.

Andrea, a guardare non solo il risultato, ma anche la prestazione verrebbe da dire che a Udine c’è stato ben poco da salvare per il Cagliari di Davide Nicola…

“La gara è stata irrimediabilmente compromessa dal secondo cartellino giallo ricevuto da Makoumbou: un episodio che ha mandato a carte quarantotto tutti i piani tattici di mister Nicola. Da quel momento è iniziata un’altra partita, nella quale potevamo solo cercare di difenderci contro un avversario in piena salute e molto fisico, scorbutico da affrontare. Inoltre abbiamo dovuto sostituire un uomo d’attacco come Gaetano con un centrocampista di contenimento come Deiola, perché non potevamo più permetterci di tenere due attaccanti. Ci siamo abbassati, abbiamo provato ad aspettare ma abbiamo incassato subito il gol di Lucca, che secondo me con un po’ più di attenzione in marcatura si sarebbe anche potuto evitare. Purtroppo l’abbiamo preso in un nostro momento-down, una congiuntura negativa frutto dell’espulsione di Makoumbou e delle difficoltà che stavamo incontrando ridotti in dieci uomini.

Avremmo potuto agire diversamente, magari rischiando di sbilanciarci in avanti nel secondo tempo? Difficile, contro un avversario come l’Udinese che regge dietro l’uno contro uno e nelle ripartenze può farti malissimo. Di fatto, più che provare a pareggiare abbiamo tentato di limitare i danni. Non è che i singoli abbiano giocato male o che la tattica di partenza fosse sbagliata: come dicevo prima, la partita è stata compromessa dall’infortunio tecnico di un giocatore che è molto generoso ma che, a volte, proprio per questo motivo non riesce a frenarsi quando dovrebbe. Diciamo che nell’occasione del secondo giallo avrebbe potuto e dovuto essere un tantino più furbo.”

A prescindere da quello che è successo dopo che il Cagliari è rimasto in dieci uomini, non crede che proprio l’atteggiamento della squadra fosse fin dal principio troppo attendista e rinunciatario? La sensazione era che i rossoblù fossero entrati in campo per contenere l’Udinese più che per proporre il loro calcio.

“Questa è la sensazione che abbiamo avuto tutti. Ma, alla luce del rosso a Makoumbou, non possiamo sapere quale fosse effettivamente la strategia di Nicola per questa partita. Magari l’idea era quella di tamponare e contrastare le iniziative dell’Udinese nella prima parte di gara per poi provare a distendersi e tentare l’affondo. Chiaramente questa ipotesi non potrà mai essere suffragata, perché non esiste la controprova. Di sicuro è stato un gran peccato giocare in dieci per oltre un’ora, perché venivamo da un buon momento di forma e da un mini-filotto di risultati positivi. Per cui anche su un campo ostico come quello di Udine, a mio parere, avremmo potuto fare bella figura e magari portare qualche punto a casa. In undici contro undici, alla lunga, la strategia di Nicola avrebbe potuto sortire gli effetti sperati.”