Giuseppe Ferrero ricorda Gigi Riva e quell'incontro con De Andrè: "Cantarono insieme tutta la notte"

Giuseppe Ferrero ricorda Gigi Riva e quell'incontro con De Andrè: "Cantarono insieme tutta la notte"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari
Oggi alle 17:00Ex rossoblù
di Martina Musu

Giuseppe Ferrero, classe 1942, approda al Cagliari nella stagione 1968/69, proveniente dal Monza. L'anno successivo passa al Genoa, dove milita per quattro stagioni: un'esperienza cruciale, il cui significato emergerà più avanti. La sua carriera da calciatore si interrompe bruscamente nel campionato 1973/74, a seguito di un grave infortunio che gli causa la frattura di tibia e perone.  

Nonostante una carriera segnata dalla sfortuna, il calcio ha regalato a Ferrero qualcosa di inestimabile: l'opportunità di conoscere Gigi Riva e di costruire con il leggendario "Rombo di Tuono" un'amicizia autentica e profonda, durata oltre cinquant'anni. Oggi, Ferrero vive ad Asti, custodendo i ricordi di un legame che va ben oltre il campo da gioco. Ferrero ha rilasciato una lunga intervista a varesenoi.it. Di seguito le un estratto delle sue dichiarazioni sullo torico incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André.

"Giocavo nel Genoa ed andavo spesso a mangiare dal ristorante Mentana,  il cui proprietario Nando abitava vicinissimo a Faber. Sapevo che Gigi aveva una predilezione per De André e che sapeva tutte le sue canzoni a memoria. Così vedo di combinare un incontro, anche perché Fabrizio io nel frattempo avevo avuto modo di conoscerlo essendo un tifoso genoano. Riusciamo a combinare l’ incontro dopo una partita che il Cagliari giocò con la Sampdoria. Ebbene ci siamo andati, fu davvero bello, loro due si misero a cantare mentre Faber suonava la chitarra. Gigi richiese più volte di cantare la sua canzone preferita "Preghiera in Gennaio". Poi ci salutammo con la promessa di rivederci. Qualche giorno dopo, De André mi regalò un quadro con dedica mentre e a Gigi la chitarra, che gli feci recapitare dopo qualche settimana, mentre Rombo di Tuono ricambiò regalandogli la sua maglietta"