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UN MIRTO CON... GIUSEPPE TOMASINI: "Cagliari, il periodo è difficilissimo. Stavolta a gennaio la società dovrà mettere mano al portafoglio e prendere almeno due elementi di qualità: servono un difensore centrale affidabile e un centravanti"

UN MIRTO CON... GIUSEPPE TOMASINI: "Cagliari, il periodo è difficilissimo. Stavolta a gennaio la società dovrà mettere mano al portafoglio e prendere almeno due elementi di qualità: servono un difensore centrale affidabile e un centravanti"
martedì 31 dicembre 2024, 00:01Un mirto con...
di Matteo Bordiga

Il bilancio di fine anno del Cagliari di Davide Nicola non può che essere piuttosto amaro. Appena quattordici punti in diciotto partite non soddisfano certo i tifosi rossoblù, delusi dall’ennesimo girone d’andata deficitario della squadra che rappresenta un’Isola intera.

Giuseppe Tomasini, il libero del grande Cagliari scudettato, riflette sulla situazione attuale dei sardi. E perfino lui, inguaribile ottimista per natura, non riesce a nascondere una certa preoccupazione.

Giuseppe, questo Cagliari non va. La sconfitta con l’Inter ha messo in mostra una squadra compatta e coriacea nel primo tempo ma che poi, nella ripresa, alle prime avversità si è sciolta come neve al sole.

“Il Cagliari sta attraversando un periodo difficilissimo. Quando si perdono tante gare consecutive anche il morale viene meno. Solo dimostrando una grande forza interiore e impegnandosi fino all’ultima stilla di sudore giorno dopo giorno, sia in allenamento che in partita, i rossoblù potranno venirne fuori e ottenere la salvezza.”

Ma secondo lei cosa manca davvero, dal punto di vista tecnico, a questa squadra per essere competitiva con continuità in serie A?

“Io credo che manchino un bravo centrale di difesa e un attaccante da dieci-quindici gol all’anno. Palomino tre o quattro stagioni fa era il miglior difensore centrale dell’Atalanta, ma gli anni cominciano a farsi sentire anche per lui. D’altra parte, se non fosse sensibilmente calato nell’ultimo periodo l’Atalanta non l’avrebbe certo ceduto a cuor leggero.

E poi devo dire che anche il nostro portiere, ovvero un elemento chiave della squadra, non sta rendendo in maniera soddisfacente.”

Si riferisce a Scuffet o a Sherri?

“A me sembra che entrambi abbiano delle difficoltà. Non dico che non siano all’altezza, ma ad esempio Scuffet sabato scorso contro l’Inter non avrebbe mai dovuto incassare il gol di Bastoni: se fosse uscito per tempo la palla l’avrebbe presa lui. Invece è rimasto fermo in porta. Purtroppo i singoli commettono errori che poi incidono pesantemente sul rendimento e sul morale della squadra.”

A breve inizierà il mercato di gennaio, non a caso detto “di riparazione”…

“Eh, ma stavolta la dirigenza dovrà mettere mano al portafoglio. Sarà necessario spendere un po’ di più rispetto all’ultima campagna acquisti. D’altronde basterà prendere due giocatori, al massimo tre includendo l’eventuale nuovo portiere, ma dovranno essere innesti di qualità. L’attaccante da quindici gol è particolarmente urgente: Pavoletti è l’unico centravanti ad avere esperienza di lungo corso in serie A, ma ormai può essere impiegato per non più di quindici-venti minuti a partita.

Speriamo in bene: io credo ancora che il Cagliari abbia tutte le carte in regola per restare in serie A, ma dovrà combattere ferocemente domenica dopo domenica. Con l’Inter il primo tempo è stato anche buono, ma nella ripresa i ragazzi hanno mollato completamente. Questo non dovrà più accadere.”