Gazzetta - Retroscena Gentile: "Gigi Riva mi voleva al Cagliari. Lo disse al presidente Arrica, ma..."

Gazzetta - Retroscena Gentile: "Gigi Riva mi voleva al Cagliari. Lo disse al presidente Arrica, ma..."TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 08:00Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

L'ex terzino della Juventus e della Nazionale, Claudio Gentile, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Le sue parole: "

Su Trapattoni: "Com’era Trapattoni? Correva con noi, ti faceva vedere come calciare calciando lui stesso. Non si fermava mai. Mi ha insegnato a giocare di sinistro fermandosi mezz’ora dopo l’allenamento: lanciava il pallone e io dovevo stopparlo e poi crossare di sinistro. Così ho giocato anche da terzino sinistro, ma poi arrivò Cabrini, da stopper, qualche volta da mediano. Era deciso. E convincente. Diceva: “Dovete solo vincere”. Davvero così difensivista come dice qualcuno? Non hanno capito. Giocava anche con quattro attaccanti. Chiedeva solo che tutti tornassero a dare una mano in fase difensiva. Causio rientrava sempre, anche Bettega dava una mano, davanti restavano solo Anastasi o Boninsegna. Com’era nei rapporti? Pretendeva attenzione totale nelle marcature. Ognuno aveva il suouomo. Se iltuo segnava,ti diceva: “Guarda, haifatto un errore della miseria domenica scorsa...”. Ma ti prendeva a parte, mai umiliazioni collettive".

Sulla sua Juve: "Se alla Juve eravamo amici? C’era un bel rapporto. Soprattutto tra noi scapoli. Io, Scirea, Tardelli e Cabrini. Sempre assieme, al cinema, al ristorante. Cabrini era quello bello, ma anche noi ci davamo da fare. Gaetano era più timido però lo abbiamo sbloccato. Andavamo al Due Mondi, pranzo e cena, e la sera spesso incontravamo quelli del Torino che frequentavano un ristorante a cinquanta metri. Ci salutavamo, ci abbracciavamo, non c’era mai odio. Era bello. Poi in campo si lottava: se entravi in area, con Cereser era dura...".

L'aneddoto su Riva: "Quel Torino era il grande rivale? Grande squadra. Con quei due, Graziani e Pulici, straordinari. Un po’ egoisti, ma avevano il giusto egoismo di un attaccante. Li ho marcati tutti, Giordano, Chinaglia, Pruzzo, Boninsegna, anche Riva. Anzi, Gigi mi voleva al Cagliari. Dalla Juve? No, no, avevo diciotto anni e giocavo nell’Arona. Il Cagliari venne in amichevole, io marcai Riva e, a fine partita, lui andò dal suo presidente, Arrica, e gli disse: 'Prenda quel ragazzo'. Arrica andò dal presidente dell’Arona con un assegno in bianco: 'Lo riempia lei'. E lui: 'Mi spiace, ma è del Varese'".