L'Unione Sarda - Pisacane: "Abbiamo fatto la storia. Non è solo un trofeo, è frutto di un'identità. Discorso pre-gara? Ho fatto preparare un video per i ragazzi...."

L'allenatore della Primavera rossoblù, Fabio Pisacane, intervistato da L'Unione Sarda, è tornato sullo storico pomeriggio di mercoledì all'Arena Civica Gianni Brera di Milano: "Speravo di vincere un trofeo, si lavora per vincere un trofeo. Certo non immaginavo che sarebbe arrivato così presto - ha detto il tecnico a Fabiano Gaggini -. Abbiamo fatto la storia. Ci sono vittorie che riempiono una bacheca. E poi ci sono vittorie che ti riempiono l'anima. Quanto vale questa Coppa Italia, per lei e per il Cagliari? Non è solo un trofeo. È frutto di un'idea, di un'identità, di un lavoro quotidiano fatto con testa bassa e cuore alto. Quando ho capito che potevamo vincerla? Partita dopo partita. Più andavamo avanti e più mi rendevo conto che stavamo trovando la quadra. Qual è il segreto della Primavera di Pisacane? Non è un segreto, è un'identità. È una famiglia che combatte unita. Sempre, comunque. Un nome su tutti? Non mi piace fare nomi, anche perché questa è davvero la vittoria del collettivo, di un gruppo unito, speciale. Se proprio devo farlo, dico Vinciguerra, considerato anche che è il capitano. Ha fatto qualcosa di straordinario, e non solo per i gol contro la Juve e il Milan. Ma davvero, tutti hanno dato tanto".
"Quale è stato il discorso alla squadra prima della partita? In verità non c'è stato alcun discorso. Avevo fatto preparare per i ragazzi un video di circa quindici minuti con i messaggi dalle persone a loro più care - ha aggiunto Pisacane -. È stato un colpo forte per tutti. A quel punto l'unica cosa che mi è venuta da dire è stata 'preferisco piangere prima e non dopo'. Il resto è storia".
"Che cosa rappresentano oggi Cagliari e il Cagliari? Tutto - conclude l'allenatore rossoblù - Questa città e questa maglia mi hanno cambiato la vita e vivrò per ripagare l'affetto e la fiducia che ho ricevuto in tutti questi anni. Il prossimo obiettivo? Si chiama Juventus. Campionato. Ci trovate domenica ad Assemini alle 13".