ESCLUSIVA TC - ROBERTO QUAGLIOZZI: "Nicola non ha ancora trovato la quadra tattica: sta cambiando spesso uomini e modulo. Ma il Cagliari non può fare punti con Juve e Toro e poi perdere così col Bologna. Sul secondo gol emiliano Scuffet rivedibile"
Per ben 11 anni ha vestito – e onorato – la casacca rossoblù del Cagliari.
Roberto Quagliozzi, ex centrocampista, dice la sua sui problemi che ciclicamente sembrano affliggere l’undici isolano, condizionandone il rendimento e rendendo impossibile fare quel tanto auspicato “balzo” verso zone della classifica più tranquille.
Roberto, le prestazioni del Cagliari contro Udinese e Bologna hanno fatto registrare un deciso passo indietro rispetto alle precedenti uscite. Cosa sta succedendo?
“Partiamo dal presupposto che in questa serie A ormai non esistono più cenerentole o squadre materasso: te la devi giocare al cento per cento contro chiunque. Certamente dopo aver fatto sette punti con Parma, Juventus e Torino non puoi perdere in casa in quel modo contro il Bologna. Secondo me Nicola non ha ancora trovato la quadra dal punto di vista tattico: sta cambiando modulo e uomini molto, troppo spesso. E poi il Cagliari prende certi gol che, francamente, lasciano perplessi. Insomma, mi sa che anche quest’anno dovrà sudarsela fino all’ultima giornata per raggiungere questa benedetta salvezza.”
I prossimi impegni sono molto complicati: prima si va a Roma per sfidare la Lazio, poi ci sarà il Milan in casa.
“Io personalmente temo di più la Lazio all’Olimpico che non il Milan alla Domus. Secondo me i rossoneri sono attanagliati da problematiche di spogliatoio: non c’è sintonia né amalgama tra i giocatori. E quando manca il gruppo puoi anche avere a disposizione undici campioni, ma fatichi tremendamente. Perché Antonio Conte sta facendo bene a Napoli? Perché ha creato una squadra compatta e coesa, che quando trova il gol difende con ordine, spesso con cinque uomini, e porta quasi sempre a casa il risultato.”
A suo avviso qual è attualmente il reparto rossoblù meno performante?
“Devo dire che il centrocampo mi sembra migliorato rispetto alla scorsa stagione: ci sono ragazzi che corrono e che fanno filtro. L’anno scorso eravamo in condizioni peggiori, secondo me. Non mi è piaciuto il secondo gol del Bologna: da quella posizione il nostro portiere avrebbe dovuto e potuto far meglio. Il giocatore emiliano ha calciato di interno collo a giro da lontano, e da lì non devi prendere gol. Scuffet ha coperto male il suo palo.
Comunque sono troppi anni che soffriamo relegati nei bassifondi della classifica. Ma il problema è più generale e strutturale: oggi se hai soldi investi e puoi permetterti di acquistare i calciatori bravi. In caso contrario resti perennemente a galleggiare nella mediocrità. D’altra parte è vero o no che la serie A è di fatto divisa in due? C’è il campionato della parte sinistra della classifica e quello della parte destra.”