ESCLUSIVA TC - LUCA MARELLI (DAZN): "Giua ha avuto problemi due anni fa, poi si è ripreso. Collu promette molto bene. Si va verso il recupero del tempo perso per festeggiare una rete. Colombo e Marcenaro in crescita, Sozza chiamato al riscatto"

Da almeno un paio d’anni è il punto di riferimento di tutti gli appassionati di calcio per quanto concerne le questioni arbitrali e le interpretazioni – spesso complesse e “divisive” – del regolamento.
Con la sua pacatezza, la sua chiarezza espositiva e la sua puntigliosa precisione nello spiegare esaustivamente le spigolature regolamentari, Luca Marelli – ex arbitro di serie A e B, di professione avvocato, commentatore arbitrale per DAZN – ha contribuito a dirimere tantissime discussioni e “baruffe” mediatiche relative a episodi controversi: rigore sì, rigore no, espulsione netta anzi semplice ammonizione e via dibattendo.
Ai microfoni di Tuttocagliari.net Marelli fa il punto sull’imminente stagione calcistica dal punto di vista arbitrale, con un occhio di riguardo per i fischietti sardi (Giua e Collu) ai nastri di partenza della serie A e B.
Luca, per la stagione 2023-2024 sono previste significative novità tecniche, per quanto riguarda il comparto arbitrale?
“Nessuna novità specifica: il VAR verrà utilizzato esattamente come gli anni scorsi, tanto è vero che il protocollo non è mai stato modificato di una virgola con l’eccezione del primo anno di applicazione, quando si è passati dal concetto di ‘chiaro errore’ a quello di ‘chiaro ed evidente errore’. Ma questo aspetto è già stato trattato diffusamente. Invece una potenziale novità – non ne abbiamo ancora la conferma definitiva – potrebbe essere legata all’entità dei recuperi. Fino all’anno scorso nel regolamento il festeggiamento di una rete veniva indicato come uno dei motivi di recupero del tempo di gioco. Ma si trattava di una voce generica e, di fatto, il tempo perso per le esultanze in seguito a un gol non veniva mai recuperato, almeno in Italia. Ora i festeggiamenti per la rete sono una voce specifica, motivo per il quale è molto probabile che diventeranno effettiva ragione di recupero del tempo di gioco. Non sappiamo ancora quanto tempo verrà recuperato, ovvero se verrà stabilita una misura fissa - ad esempio novanta secondi - o se il recupero varierà in base al tempo effettivamente perso durante l’esultanza. Io tendo a propendere più per questa seconda ipotesi, anche perché – ad esempio – nel caso di un gol segnato dopo il novantesimo da una squadra che stava perdendo 2-0 e che ha tutto l’interesse a riprendere velocemente il gioco il tempo perso è pochissimo, talvolta anche meno di venti secondi.
Questa novità farà sì che si vada verso recuperi molto più ampi, soprattutto nei secondi tempi. D’altro canto questa è una linea chiara e limpida che è stata varata in occasione dei Mondiali dello scorso anno in Qatar.”
Riguardo gli arbitri italiani, che bilancio possiamo fare della stagione appena trascorsa? Chi si è distinto in positivo e chi, invece, si affaccia a questa nuova annata in cerca di riscatto?
“Se badassimo a quello che si scrive sui social, ogni stagione per gli arbitri è la peggiore. Quindi, per logica il prossimo anno sarà il peggiore in assoluto. Ovviamente sto facendo dell’ironia… In realtà la scorsa annata è stata complessivamente positiva, anche perché sono stati lanciati tanti arbitri giovani che potrebbero rappresentare il futuro. Per parlare coi numeri, in serie A sono stati impiegati più di 40 direttori di gara. Basti pensare che la nazione che ne ha impiegati di più dopo l’Italia è stata la Germania, che ne ha mandati in campo 24. Questo significa che da noi si è voluto far fare esperienza a un gran numero di nuovi fischietti: ovviamente qualcuno ha risposto bene e qualcun altro se l’è cavata meno bene. Tra i giovani si sono ben distinti ragazzi dal notevole potenziale tecnico come Colombo di Como e Marcenaro di Genova – uno di questi due potrebbe diventare internazionale già a gennaio. Tra i talenti da confermare si sono disimpegnati egregiamente Marchetti di Ostia e Chiffi, già internazionale da un po’ di tempo e cresciuto moltissimo dal punto di vista tecnico fino ad aprile scorso; poi il suo rendimento è un po’ calato. Poi citerei il giovanissimo Feliciani, che al primo anno di serie A ha diretto ben cinque partite nella categoria regina: davvero un bel traguardo. Ma ci sono tanti altri prospetti sui quali ripongo aspettative piuttosto elevate.
Un arbitro che in questo campionato dovrà tornare ai suoi standard abituali, ovvero all’ottimo rendimento registrato un paio di anni fa, è Sozza. L’anno scorso ha arbitrato tutto sommato bene, ma ha avuto qualche difficoltà di troppo per quello che è il suo livello tecnico attuale. Non a caso è diventato internazionale: anche per questo da lui mi aspetto molto di più che una discreta annata, come quella appena trascorsa.”
Luca, un breve focus sulle due giacchette nere di origini sarde: Giua e Collu, quest’ultimo al debutto ai massimi livelli. Che caratteristiche hanno, che cosa possiamo aspettarci da loro e quali sono i loro margini di miglioramento?
“Giua ha avuto grandissime difficoltà nei primi anni di CAN (Commissione Arbitri Nazionale, ndR), quando è stato promosso – a mio parere con un po’ troppa fretta: avrebbe avuto bisogno di maturare con più calma – alla CAN/A. Non a caso nei primi due anni di serie A ha rischiato molto, perché il suo rendimento era nettamente al di sotto della sufficienza. Invece nelle ultime due stagioni si è notevolmente ripreso, esprimendo finalmente in campo tutte le sue qualità che sono evidenti e indiscutibili. Personalmente è un arbitro che mi piace molto. Ultimamente ha alternato serie B e serie A, il che gli ha permesso di crescere progressivamente e non a bruciapelo, in maniera troppo repentina, come gli era capitato quando era stato passato dalla CAN/B alla CAN/A.
Per quanto riguarda Collu, ad essere sinceri all’inizio della scorsa stagione non godeva dei favori del pronostico in serie C. Personalmente sono riuscito a vederlo all’opera una sola volta, quando ha diretto Cesena-Lecco, e devo dire che mi ha davvero sorpreso. Ha ovviamente mostrato di essere ancora in fase di rodaggio - è un arbitro in fieri - ma ha delle indubbie potenzialità. Mi è piaciuto molto sotto il profilo atletico; tecnicamente l’ho visto baldo e sicuro di sé, mentre disciplinarmente c’è qualcosa da mettere a posto, ma lui è giovanissimo e ha tutto il tempo per migliorare. Aspetto fondamentale: a livello comportamentale siamo già a buon punto, perché Collu sa relazionarsi e comunicare molto bene coi giocatori in campo. Deve smussare qualche angolo, perché talvolta la comunicazione è un pochino troppo rigida nei confronti dei calciatori, ma se il buongiorno si vede dal mattino…”