ESCLUSIVA TC - IVO PULGA: "Il Cagliari deve tornare al 4-4-2 o al 4-2-3-1. Mi ha stupito la scelta di Nicola di schierare la squadra a Udine con i cinque difensori: col modulo conservativo abbiamo raccolto appena due dei nove punti che abbiamo"
Ivo Pulga, ex giocatore ed ex allenatore del Cagliari, esprime un’idea molto chiara circa il momento attuale dei rossoblù allenati da Davide Nicola. A suo avviso, infatti, il modulo coi tre/cinque difensori andrebbe definitivamente accantonato a favore di un più propulsivo 4-4-2 o 4-2-3-1.
Ivo, che impressione le ha fatto il Cagliari visto venerdì scorso a Udine?
“La sensazione è stata semplicemente che il Cagliari avrebbe dovuto giocare col modulo che gli ha fatto fare praticamente tutti i punti che ha in classifica. Sono rimasto molto sorpreso che a Udine Nicola sia tornato al 3-5-1-1 dopo che aveva ottenuto tre ottimi risultati di fila col 4-4-2. Io penso che si debba riproporre il 4-4-2 o il 4-2-3-1: i due moduli che hanno fin qui consentito alla squadra di esprimersi al meglio e di ottenere i migliori risultati.
Appena ho acceso la tv e ho visto che i rossoblù si schieravano a cinque dietro ho subito pensato: ‘Ecco, oggi si perde’. Probabilmente il mister voleva strappare un pareggino e gli è andata male. Anche per via dell’espulsione, certo. Ma sta di fatto che, personalmente, quest’anno l’atteggiamento del Cagliari col 3-5-1-1 non mi è mai piaciuto, mentre col 4-4-2 li ho visti molto più intraprendenti e propositivi.”
In passato qualche addetto ai lavori ha fatto notare che il Cagliari gioca spesso a tre (quindi a cinque) dietro perché i due centrali sono piuttosto lenti, e di conseguenza faticano a reggere lo schieramento a quattro. Immagino lei non sia d’accordo.
“Mah, io dico una cosa molto semplice: i risultati fin qui conseguiti dicono che il Cagliari può reggere tranquillamente la difesa a quattro. Dei nove punti raccolti ne abbiamo fatti al massimo due giocando a tre; tutti gli altri sono arrivati con lo schieramento a quattro. Magari a quattro Mina e Luperto rischiano qualcosina di più, ma a mio modo di vedere specialmente in casa occorre giocare così: con il trequartista e le due punte o con una punta e un trequartista supportati da Luvumbo in posizione di esterno. Insomma, il modulo è quello lì.”
Il prossimo avversario, domani, sarà il Bologna di Vincenzo Italiano: una squadra che spesso gioca bene, palleggia, costruisce brillantemente l’azione fino alle soglie dell’area avversaria ma poi sotto porta è poco cinica e concreta.
“È vero. Inoltre il Bologna è una compagine che, in un modo o nell’altro, prima o poi il gol lo prende. Pertanto mi aspetto una partita in cui potrà succedere di tutto. Se il Cagliari imposterà una gara propositiva e aggressiva alla ricerca della vittoria, a mio avviso avrà grandi chance di portare a casa i tre punti. Anche grazie alla spinta trascinante del pubblico della Domus.”