ESCLUSIVA TC - GIANNI PITTORRA (presidente Nuorese): "Col Cagliari ci siamo regalati una giornata indimenticabile, tra sport, condivisione e tanto affetto. Ranieri un vero signore: aveva una parola gentile per tutti"

ESCLUSIVA TC - GIANNI PITTORRA (presidente Nuorese): "Col Cagliari ci siamo regalati una giornata indimenticabile, tra sport, condivisione e tanto affetto. Ranieri un vero signore: aveva una parola gentile per tutti"
domenica 19 novembre 2023, 11:30Primo piano
di Matteo Bordiga

Una festa dei tifosi e di tutta la città di Nuoro. Un bagno di folla per il Cagliari, avvolto dall’abbraccio autunnale e fraterno della Barbagia, una pioggia di autografi e di selfie con gli eccitatissimi sportivi nuoresi e una proficua sgambata sul campo.

Il blitz rossoblù nel capoluogo della Sardegna centro-orientale è stato una passerella trionfale. Un successo, in primis dal punto di vista umano ed empatico, “da rivivere al più presto”. Parola del presidente della Nuorese, Gianni Pittorra, che ai microfoni di Tuttocagliari.net auspica caldamente una prossima riedizione dell’incontro tra i verdeazzurri e il Cagliari. Un’ottima occasione per rinsaldare i legami tra due delle realtà sportive più significative del territorio isolano e, parallelamente, per avvicinare ancora di più gli sportivi barbaricini all’undici di Ranieri: in vista della volata salvezza che attende i rossoblù c’è bisogno dell’affetto e del sostegno di tutta la Sardegna.

Presidente Pittorra, che bilancio si può abbozzare dell’esperienza vissuta giovedì col Cagliari allo stadio “Frogheri” di Nuoro?

“Assolutamente positivo. Intanto tengo a rivolgere, da parte della Nuorese Calcio, un enorme ringraziamento al Cagliari Calcio. Si sono confermati dei professionisti seri dal punto di vista sportivo, visto che in campo non hanno lesinato impegno e sforzi anche al cospetto di una compagine di Promozione come la nostra. E poi hanno dimostrato grande affetto e disponibilità verso tutti coloro che sono accorsi allo stadio per vederli e per abbracciarli. Sono andati a visitare i pazienti e i bambini ricoverati in ospedale, regalando un sorriso a tutti. Insomma, la città di Nuoro ha accolto con entusiasmo una squadra davvero simpatica.

Mi auguro che in un futuro non troppo lontano giornate come quella di giovedì si possano ripetere. Siamo rimasti d’accordo che ne organizzeremo presto altre. Il ‘Frogheri’ è stato preso d’assalto: c’erano oltre tremila persone sugli spalti, peraltro in un giorno feriale. Non si vedeva tanta gente allo stadio dai tempi della serie C: praticamente da quarant’anni fa. Sono arrivati tifosi da tutta la provincia, ma anche da Olbia e da Sassari. Il Cagliari è sempre un’attrazione di straordinario richiamo per le città e per i paesi dell’Isola, non è una novità”.

D’altronde portare la squadra in giro per la regione, in occasione delle amichevoli infrasettimanali, per cementare lo spirito di unione e di fratellanza tra il Cagliari e tutti i tifosi sardi era una prerogativa inderogabile di Ranieri già ai tempi della sua prima avventura sulla panchina rossoblù.

“Ranieri è un vero signore. È stato disponibilissimo con tutti: ha avuto una parola gentile per chiunque gli si avvicinasse, fossero anziani, ragazzi o bambini. Tanto di cappello a lui, sinceramente.”

Veniamo a lei e alla sua Nuorese: come si trova al timone della società verdeazzurra? Come sta andando la squadra e quali sono le aspettative per il futuro?

“La mia avventura da presidente, così come la squadra in campionato, sta andando bene. Io tra l’altro sono un ex calciatore e allenatore. Da una decina d’anni, per motivi di lavoro, non frequentavo più il mondo del calcio. Ho preso con entusiasmo le redini della Nuorese. Francamente, quando sono arrivato ho trovato una società che non navigava esattamente in buone acque… Se tre mesi fa mi avessero detto che oggi ci saremmo trovati a ospitare il Cagliari al ‘Frogheri’, beh non ci avrei creduto. Non sapevamo nemmeno se saremmo riusciti a iscriverci al campionato di Promozione.

Sottolineo che tante persone gravitano attorno all’orbita della Nuorese: abbiamo più di cento soci, c’è un direttivo attivo e siamo riusciti a creare anche un settore giovanile. Non dimentichiamoci che chi c’era prima di noi aveva svincolato settantacinque giocatori. Abbiamo dovuto ricostruire e reinventarci da zero: sia a livello di settore giovanile che a livello di prima squadra. Qual è l’obiettivo? Senz’altro quello di riportare al più presto la Nuorese ai livelli che le competono. Vogliamo tornare tra i professionisti, quindi in serie D, in breve tempo. Poi vedremo se ci saranno le condizioni per puntare a qualcosa di ancora più ambizioso. I dati attuali sono incoraggianti: contiamo duecentocinquanta abbonamenti, record per la nostra categoria in Sardegna. E in media allo stadio vengono ottocento persone ogni domenica. Circa duecento tifosi ci seguono in trasferta. Per la nostra dimensione sono numeri importanti. D’altra parte Cagliari, Torres e Nuorese sono le squadre della gente, dei sardi. Non sono le squadre di una proprietà: per quanto ci riguarda, l’azionariato popolare è la soluzione ideale per reggere l’urto, consolidare la nostra realtà e durare nel tempo.”